Porte aperte al Museo a Livorno domenica 1 marzo. Come ogni prima domenica del mese, il Comune aprirà gratuitamente alla città le porte del Museo “G. Fattori” di Villa Mimbelli (orario 10-13 e 16-19) e della Biblioteca Labronica “F.D.Guerrazzi” di Villa Fabbricotti (dalle ore 16). Le due strutture culturali, collocate all’interno di parchi pubblici, saranno dunque aperte al pubblico (per il museo la novità è l’ingresso gratuito, per la biblioteca l’apertura domenicale con visite) che avrà modo di conoscere i loro patrimoni artistici e librari nonché le iniziative che vengono organizzate al loro interno.

Alla scoperta dell’allestimento di arte sacra – Nel museo i visitatori avranno modo di vedere la collezione civica permanente, dislocata sui tre piani della Villa, che conta le grandi tele di Giovanni Fattori e di altri esponenti della corrente dei Macchiaioli (Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Vincenzo Cabianca, Giovanni Boldini ed altri). Senza contare illustri post-macchiaioli come Eugenio Cecconi e Vittorio Corcos, nonché divisionisti come Benvenuto Benvenuti e Plinio Nomellini. Si potrà inoltre visitare uno speciale allestimento di arte sacra a piano terra. Dal mese scorso infatti, sono state esposte tre tavole del XV secolo raffiguranti appunto immagini sacre. Si tratta della “Adorazione del Bambino” o “Madonna Dantesca” (tempera su tavola, metà secolo XV) del Maestro della Natività di Castello. L’opera di proprietà del FEC(Fondo Edifici di Culto del Ministero degli Interni) in origine era collocata nella chiesa di San Giovanni e fu trasferita nei depositi del Museo proprio per motivi di sicurezza. Dopo il suo restauro da parte della Sovrintendenza , con un atto di comodato stipulato tra il Comune di Livorno e la Prefettura, organo decentrato del Ministero degli interni, è stat a collocata a tempo indeterminato nel Museo per essere esposta al pubblico. In questo periodo la preziosa tavola è collocata accanto alla “Madonna col Bambino” (tempera su tavola a fondo oro, metà del XV secolo) di Alvaro di Pietro Pirez da Evora e alla “Crocifissione” di Neri di Bicci . Da non perdere l’allestimento nella “sala rossa” (piano terra) dove é esposta una selezione di opere di arte contemporanea italiana del secondo Novecento appartenente alle collezioni civiche che presto troveranno collocazione nel costituendo Museo della città. In mostra il “Grande rettile” di Pino Pascali, la sfera di Arnaldo Pomodoro, una combustione di Alberto Burri, una tela estroflessa di Enrico Castellani, opere e artisti noti a livello internazionale le cui opere sono esposte nei maggiori musei d’arte contemporanea del mondo.

Il piccolo-grande tesoro custodito in Biblioteca – In Biblioteca i visitatori potranno visitare le sale storiche dell’edificio, conoscerne il patrimonio bibliografico e i servizi offerti. La Biblioteca Labronica inserita nel Parco di Villa Fabbricotti, ha una grande storia da raccontare. Nata ufficialmente nel 1952 come biblioteca civica, ma inaugurata nella veste attuale nel giugno del 2003 dopo un importante intervento di restauro durato cinque anni, svolge la duplice funzione di biblioteca conservativa oltre che di pubblica lettura. I suoi preziosi fondi, consultati da storici e professori spesso operanti fuori dai confini locali, testimoniano il lungo percorso evolutivo con cui la biblioteca si è formata e documentano la storia di Livorno e la storia d’Italia tutta, attraverso opere manoscritte, pubblicazioni a stampa, cartoline dell’epoca e fotografie per un totale di circa 140,000 pezzi. Tra i più importanti, si ricordano l’Encyclopedie di Diderot e D’Alembert, il Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria, gli originali autografi delle Grazie di Ugo Foscolo, l’Autografoteca Bastogi, lettere e documenti manoscritti di Giacomo Leopardi, la collezione bibliografica e iconografica di Oreste Minutelli comprendente oltre 4000 stampe iconografiche che testimoniano la nascita e l’evoluzione di Livorno.

Isabella e l’ombra – Alle ore 17 nella sala conferenze della biblioteca) sarà presentato il racconto di Antonio Tabucchi “Isabella e l’ombra” edito da Vittoria Iguazu Editora con prefazione di Riccardo Greco e illustrazioni di Isabella Staino. Alla presentazione del testo interverranno Riccardo Greco, Alfonso Diego Casella e la pittrice Isabella Staino. Il poeta livornese Aldo Galeazzi leggerà alcuni passi del testo. Nell’occasione sarà inaugurata l’esposizione delle tavole originali realizzate da Isabella Staino per illustrare l’opera. L’incontro tra Isabella Staino e Tabucchi risale al 2002 quando, in occasione di una mostra, alla richiesta della pittrice di alcune righe di presentazione per un catalogo, Tabucchi chiamò da Parigi dicendole “invece che due righe ti ho scritto un racconto” . Era una storia dedicata all’infanzia e ai quadri della pittrice che in seguito decise di illustrare proprio quella storia. Le tavole originali rimarranno esposte in biblioteca per tutta la settimana dall’ 1al 7 marzo (nei giorni feriali con orario 8.30-19.30) .

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