Nasce all’istituto Don Bosco di Firenze il primo campus estivo post Covid-19 per ragazzi non vedenti. La struttura ‘Il filo di Arianna’ ospita attualmente undici ragazzi. nove ipovedenti e due non vedenti da Firenze, Pistoia, Siena, Massa e Carrara. Si tratta di un’iniziativa organizzata (per il quarto anno consecutivo) dall’Unione ciechi ed ipovedenti della Toscana con il contributo di Fondazione Cr Firenze e Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione (Irifor).

Ferroni: «Importante momento di interazione coi coetanei» Ogni persona (che ha una stanza singola con bagno) è seguita da un’operatore in questa esperienza all’insegna dello stare insieme, nel pieno rispetto della normativa anti-Covid. Tra le attività escursioni all’aperto, laboratori di informatica e visite a musei ma anche interviste a turno sulle sensazioni provate durante il lockdown. «Si tratta di un importante momento di interazione coi coetanei in vista della ripresa della scuola – ha detto la coordinatrice del progetto, Elena Ferroni -. Questi ragazzi hanno sofferto in modo particolare il periodo del lockdown, perché per loro il rapporto con l’insegnante è quantomai fondamentale. Hanno tutti una gran voglia di tornare in classe con gli amici e adesso sono felicissimi di vivere una settimana all’insegna del gruppo e dell’apprendimento».

Gori (Fondazione Cr Firenze): «Pienamente inseriti nella comunità» «Riteniamo molto importante – ha dichiarato il direttore di Fondazione Cr Firenze Gabriele Gori – sostenere una iniziativa come questa, e abbiamo progettato e lanciato il bando ‘Estate Insieme’ proprio per favorire queste forme di aggregazione e di socializzazione. La Fondazione ha molto a cuore coloro che vivono una condizione di disabilità ed è sempre disponibile ogni volta che viene richiesta la collaborazione per attuare programmi che hanno lo scopo di farli sentire pienamente inseriti nella comunità».

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