406903_le-sacre-du-printemps-de-faizal-zeghoudi_171155Il Festival Costante Cambiamento, da giovedì 16 a sabato 25 ottobre a Firenze, nella sua diciottesima edizione si concentra su tre delle realtà geografiche più vitali per le arti performative contemporanee: la Francia, la Germania e la Cina.

Zeghoudi apre il Festival L’inaugurazione del festival, il 16 ottobre alle ore 21, vede protagonista il coreografo e regista franco/algerino Faizal Zeghoudi, che porta al Teatro Cantiere Florida in prima nazionale “L’emu de l’horizon”. Sulla scena, i danzatori Ludovic Atchy-Dalama, Assan Beyeck Rifoe e Alexandre Gbebewlooper esprimono con i gesti e il ritmo una ricerca sul tema del tempo e dell’identità da cui emerge, attraverso i linguaggi della contemporaneità, il percorso umano dell’iniziazione di un tuareg, ispirato al testo “Désert” del Premio Nobel Jean-Marie Gustave Le Clézio.

Prima nazionale di “Rotlicht”Il 18 ottobre alle 21, sempre al Teatro Cantiere Florida, è ospite la coreografa Henrietta Horne, che ha condiviso per nove anni il ruolo di co-direttrice artistica del Folkwang Tanzstudio con la grande Pina Bausch. La Horne propone in prima nazionale “Rotlicht”, una performance di danza contemporanea accompagnata dalla live-music della compositrice e musicista Dorothée Hahne. E se la danza della Horn mantiene nel DNA la poetica di Pina Bausch, in qualche modo riesce a distinguersi da quest’ultima attraverso un’interpretazione eccellente e, a tratti, ironica, scavalcando le dinamiche consolidate del teatro-danza, alla ricerca di nuovi percorsi creativi personali. In questo senso, la serata sarà occasione per verificare cosa sta cambiando nella realtà creativa del territorio di Essen, in Germania, sulle tracce lasciate a distanza di cinque anni dalla carismatica fondatrice del Tanztheater.

Un ponte tra Firenze, Germania e Cina Negli spazi delle Murate – PAC Progetti Arte Contemporanea (23 ottobre alle 18.30) e della Chiesa di Santa Verdiana (24 e 25 ottobre alle 21) è protagonista la danzatrice cinese Ching-Yu Chi, interprete per le compagnie Tai Gu Tales Dance Theatre di Taiwan e Grace Hsiao Dance Theater, Jude & Artists Dance Troupe di Taiwan, per il Folkwang Tanzstudio di Essen e Guest dancer del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch in “Le Sacre du Printemps”. La danzatrice propone un delicato passaggio che collega il Sud Est asiatico all’Europa, ospite per una settimana di residenza al Festival Costante Cambiamento con l’obiettivo di creare un ponte tra Firenze, la Germania e la Cina.

Costante Cambiamento Il Festival si distingue per l’originalità delle proposte culturali e per i risultati nell’ambito dello spettacolo e dell’arte contemporanea internazionale. Il Festival sostiene artisti contemporanei (affermati ed emergenti) provenienti da tutto il mondo e con differenti voci estetiche, commissionando e presentando spettacoli in prima mondiale e nazionale, mostre e film. L’evento è anche un catalizzatore per l’attività locale e regionale con un attivo programma di formazione professionale: giovani performers del territorio hanno avuto occasione nel corso degli anni di fare incontri e seminari con gli ospiti del festival. È un evento di esplorazione di idee, di luoghi e di impegno nei confronti dell’arte contemporanea e della coreografia internazionale, a sostegno dei diritti contro la censura dell’arte nel Medio Oriente e Nord Africa. Uno degli obiettivi fondamentali del Festival Costante Cambiamento è presentare ed esporre opere di artisti che stanno spingendo i confini della loro arte in differenti forme e contenuti fuori da territori dove esiste la censura. Costante Cambiamento supporta anche le avventure di artisti della coreografia teatrale del Medio Oriente, del Nord Africa e del Sud Est Asiatico, riconoscendo il rischio che comporta un simile approccio. Tutto questo rende il Festival un mediatore importante nel panorama artistico internazionale. Attraverso questi programmi si crea una cultura di indagine, a volte al limite del “reportage culturale”, per dare spazio alle diverse espressioni in aree sociali private di visibilità.

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