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Foto Controradio

Quando ieri mattina, pochi minuti dopo mezzogiorno, dalle casse del Mercato centrale di Firenze è iniziata la diffusione di ‘Il mio canto libero’ di Lucio Battisti, un brivido di emozione ha percorso la schiena di Giulio Repetti, in arte Mogol. Per la prima volta infatti in un luogo affascinante come il cuore commerciale, a due passi dalla Basilica di San Lorenzo, si è inaugurata la sonorizzazione con estensione on air di esclusivamente musica italiana.

Fra live acustici e dj set crossover Un progetto creato e fortemente voluto dal d.j. e speaker Alessio Bertalot, come nuova sfida culturale, che ha visto come testimonial oltre che Mogol, anche il cantante rap Ghemon, che hanno presentato questa nuova idea di diffondere musica, che sarà fatto anche di appuntamenti musicali inconsueti, fra live acustici e dj set crossover, che spazieranno dal genere classico al jazz, al beatboxing al rumorismo. Il primo piano del Mercato centrale di San Lorenzo, grazie all’ampia visione del suo direttore generale, Domenico Montano, si veste di una precisa identità sonora e diventa sempre piu’ luogo di contenuti di qualità, trasformandosi in un palcoscenico esteso, attraverso il quale condividere il flusso radiofonico e gli eventi in essere al mercato. La sperimentazione legata alla sonorizzazione del Mercato, conferma ed afferma la caratterizzazione urbana dello spazio che attraverso la direzione artistica del sound designer Bertalot, intende portare la musica all’interno e all’esterno del mercato.

Bertalot: «La musica è uno dei grandi valori del nostro Paese» Attiva dalle dalle 10 alle 24 con una programmazione a fasce orarie, Radio Mercato centrale trasmette in diretta l’alternarsi di musica e rumore live del mercato, innescandosi un processo creativo che è cronaca e storia al tempo stesso. Nelle pause ci saranno i frammenti di voci di intellettuali, artisti, protagonisti della cultura italiana del ‘900 come pensieri sospesi nello spazio del mercato. «Questo è un progetto che mi sta particolarmente a cuore perchè è dedicato solo alla musica italiana e ritengo che questo sia uno dei grandi valori del nostro Paese, non c’è neanche bisogno di spiegare il perchè-ha sottolineato Bertalot- Forse la cosa interessante da dire è che il Mercato centrale, che è un contenitore di eccellenze italiane ed anche di correlazione con l’arte, ha una rappresentatività musicale attraverso un sistema di programmazione musicale all’interno del mercato che ha però una caratteristica veramente inaudita cioè quella di mettere una canzone ogni cinque-sei minuti. Ci saranno degli intervalli di silenzio che hanno una doppia funzione: da un lato quella di valorizzare la canzone perchè non soffocandosi fra di loro le canzoni, entrano in scena come dei protagonisti che vengono a raccontarti una storia, e contemporaneamente la musica non satura e consente al luogo di vivere il suo momento e soprattutto di valorizzare il suo rumore naturale, che è un rumore sociale perchè è la vera musica del mercato, aggiungendo dei microfoni che riprenderanno in diretta tutto questo e mischiando i due flussi, quello del mercato e della radio, abbiamo creato una web-radio che si può ascoltare e comunica il mercato all’esterno. La soddisfazione di sapere che il turista straniero attraverso la nostra radio non ascolti i soliti stereotipi italiani ma che veda e senta qualcosa che è veramente significativo della nostra cultura, è forse la cosa piu’ importante di tutti».

Mogol: «Sono felice di partecipare a questa che mi sembra un’idea non solo nuova ma importante» Mogol si è detto emozionato di fare da padrino a questa nuova idea radiofonico. «E’giusto che venga diffuso il messaggio che la radio italiana non è solo diffusione commerciale dei brani ma anche un vivere la realtà e valorizzare la cultura di ciò che è si è prodotto nel passato nella canzone del nostro Paese – ha aggiunto lo storico paroliere di Lucio Battisti-Sono felice di partecipare a questa che mi sembra un’idea non solo nuova ma importante perchè permetterà di unire per la prima volta noi produttori di musica a chi ne è fruitore, rendendo quest’ultimo anche protagonista di una parte della programmazione radiofonica.

Ron: «Servono nuovi canali per far ascoltare e ritrovare la musica» «Quando sono venuto per la prima volta l’altra sera in questo mercato mi è sembrato di entrare come in un museo – ha concluso invece Rosalino Cellamare, in arte Ron– Trovo l’idea di prendere con i microfoni il rumoreggiare della gente, il loro parlare, è un po’ come il mare, un qualcosa che è musica, per cui raccontare e raccontarsi attraverso una strada diversa che non è la solita di una radio semplice, essere dentro qualcosa che racconta cosa c’è dentro una canzone ed un racconto, è molto bello. Stimo tantissimo Alessio Bertalot perchè è una persona profondissima ed ha un rispetto talmente tale per la musica, che ha capito che servono nuovi canali per farla ascoltare e ritrovare la musica perchè poi ci sono canzoni che i giovani non sanno neanche che sono esistite e che sono importantissime ed il fatto di poterle ascoltare e parlarne in un posto così, fa di quella stessa canzone una storia importante per l’Italia».

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