Governo: Nardella, Saccomanni? Al Mef ci vuole un politico«Col sindaco Filippeschi siamo a lavoro per elaborare un piano di collaborazione fra le due città basato su un’intesa che abbiamo simpaticamente definita il ‘patto dell’Arno’ che abbia al centro il tema della ricerca scientifica e tecnologica, della valorizzazione storico e culturale e dell’internazionalizzazione. Firenze e Pisa sono i due motori della ricerca in Toscana. Abbiamo eccellenze universitarie, della ricerca. E l’idea di non comunicare, e di non dialogare è arcaica». Così il sindaco di Firenze, Dario Nardella parlando coi giornalisti di un asse sul fiume Arno fra il capoluogo di regione e Pisa, a margine di un evento svoltosi a Palazzo Strozzi e che vedeva coinvolta l’Università della Normale che ha la sua sede centrale proprio nella città della Torre pendente.  

filippeschi_1.jpgCittà a braccetto «Per questo- ha aggiunto Dario Nardella– in barba agli stereotipi che ci vogliono vedere sempre nemiche, Firenze e Pisa stanno già lavorando insieme. Presto con Filippeschi riuniremo le due Giunte per un piano che parta dalla ricerca scientifica e tecnologica, per uno sviluppo di questa grande area che e’ attraversata dall’Arno per puntare a nuova occupazione, a giovani e a veri e propri laboratori di ricerca e sviluppo». «Con Dario Nardella siamo d’accordo. -ha raccontato Marco Filippeschi, sindaco di Pisa- Il confronto con Firenze, fra le due giunte comunali, con il supporto che verrà dalla Regione, può creare idee nuove e dare più forza alle nostre iniziative. Fare sistema è ciò che ci insegnano i Paesi europei a più alti indici di crescita. Proprio nelle scorse ore, parlando ai rappresentanti delle imprese e alle start up premiate dalla Camera di Commercio di Pisa ho fatto la stessa proposta partendo da un altro punto di vista. C’è un’area metropolitana di dimensione e qualità europea che si snoda lungo l’Arno da Firenze a Pisa. Due grandi università statali, scuole di alta formazione, università straniere, centri di ricerca, due ospedali ad alta specializzazione, due aeroporti vicini agli 8 milioni di passeggeri. E poi il turismo. Ma una promessa di nuovo qualificato sviluppo sono le imprese innovative, concentrate decisamente in quest’area, con decine di migliaia di giovani intelligenze che le animano». Pisa, ha poi aggiunto il primo cittadino «sta definendo le sue proposte per il piano strategico dell’area pisana. Pisa è un polo in questo sistema ed è un riferimento per l’area della Toscana costiera. L’impegno sulla portuali, sulla logistica, di contrasto della deindustrializzazione, deve avere un riferimento nel nostro sistema dell’innovazione. Il piano strategico di area vasta costiera al quale si lavora deve valorizzare appieno questa relazione».

Articolo precedenteAppello a Mattarella. Mps, i sindacati scrivono al Presidente: «Basta usare referendum per diffondere paure»
Articolo successivoA ritroso nella storia di Siena. Le Contrade, la memoria e la Bandiera dei Lecaioli