TORRE DEL LAGO – Innamorato pazzo di Torre del Lago, che aveva scoperto per caso, Puccini aveva seguito personalmente la costruzione di questa sua dimora di vacanze, una tipica villetta borghese di fine ‘800, che si  era fatto edificare sopra le fondamenta di una vecchia torre di guardia, a un passo dall’acqua del lago.

E qui, dove condivideva larga parte de suo tempo con un gruppo di amici artisti, i macchiaioli Pagni, Fanelli, Nomellini, trascorse lunghi periodi almeno fino al 1921, quando si trasferì definitivamente a Viareggio perché il lago che tanto amava era stato comprato dall’ Ilva-Torbiere d’Italia, che ne aveva rotto l’incanto con la mole del suo stabilimento e l’altezza delle ciminiere.

Dopo mesi di lavori, si è finalmente concluso a Torre del Lago (Lucca) il primo ciclo di restauri della Villa Museo di Giacomo Puccini, che da aprile riapre le porte al pubblico. Con lo studiolo del pianterreno ancora arredato come allora, il paravento, le comode poltrone,  il pianoforte Foster e la sediolina girevole su cui il maestro compose opere  Madama Butterfly, La Fanciulla Del West, La Rondine ed il Trittico.

I lavori hanno riguardato i pavimenti dello studio e di altre parti del pianterreno malridotti dal tempo e dall’umidità, ma anche le tappezzerie, dove insieme con i segni del tempo erano evidenti le tracce di fumo lasciate dal caminetto e pure dal sigaro che il maestro, che di solito lavorava di notte, adorava fumare.

Iniziati nell’estate del 2021, i restauri hanno riportato alla luce anche un interessante ciclo di decorazioni a tempera che era proprio sotto le sete e i velluti da parete, nella fascia tra il soffitto a cassettoni e le finestre. Anneriti dall’umidità e forse proprio per questo poi coperti con le tappezzerie, quei dipinti che Puccini aveva affidato agli amici artisti, hanno soggetti marini, dai coralli alle carpe non a caso di gusto giapponese, tra i temi prediletti dall’autore di Madama Butterfly. Rimaste visibili al pubblico durante tutto il periodo di risanamento delle stoffe, le pitture sono state studiate e documentate.

La Villa riapre da aprile tutti i giorni, dalle 10.00 alle ore 12.40 (ultimo ingresso alle 12) e dalle ore 15.00 alle 18.20 (ultimo ingresso alle 17.40). Per informazioni e prenotazioni 0584 341455 e villamuseo@giacomopuccini.it

Articolo precedenteFondazione Mps, Scaramelli: “La Deputazione generale scelga sul merito e sulla competenza”
Articolo successivoTurismo, la Toscana traccia la strada per ripartire: il 2024 per ritrovare i numeri prepandemia