Santa Maria
Tempo lettura: 2 minuti

SIENA – Dopo il successo del Sentiero dell’Arte e dell’Anima di Pienza, celebrato anche dal New York Times, il mecenate svizzero Urs Rechsteiner, presidente della Fondazione FUR, torna a rendere omaggio alla bellezza della Val d’Orcia con un nuovo progetto culturale:
Santa Maria, luogo di ispirazioni”, una trilogia fotografica e narrativa che racconta l’anima di un territorio unico attraverso luoghi, persone e opere d’arte.

La trilogia è composta da tre volumi — Place, People, Estate&Art — e unisce scatti d’autore, interviste e testi selezionati in un viaggio visivo e concettuale che restituisce il profondo legame tra arte e paesaggio toscano.
Gli autori delle immagini sono fotografi di fama internazionale:

  • Mattia Balsamini, con una visione sperimentale dei paesaggi della provincia di Siena;
  • Andrea Boccalini, primo ambassador Leica Italia, che ritrae i protagonisti del territorio;
  • Cristina Cusani, che documenta opere d’arte e interni con uno sguardo sensibile alla memoria e alla bellezza.

“Santa Maria è un luogo dove umano e divino si incontrano, un giardino aperto al mondo in cui la spiritualità dialoga con la materia. Questa trilogia è il mio dono al territorio: un invito a lasciarsi ispirare”, afferma Urs Rechsteiner, ideatore del progetto.

Un giardino d’arte che racconta la vita

La trilogia è ambientata nella residenza estiva di Rechsteiner, Santa Maria, trasformata in un museo a cielo aperto. Un giardino dove le opere d’arte dialogano con il paesaggio e raccontano la storia della vita: dalla nascita dell’universo ai valori universali.

Tra le opere in mostra:

  • DNA di Emanuele Rubini, una scultura in acciaio alta 12 metri, accanto alle sue celebri Adamo ed Eva in marmo di Calacatta;
  • I sette vizi capitali e il loro contrario di Antonio Borrelli, con l’imponente Axis Mundi al centro;
  • Amore, Fede e Speranza di Mauro Berrettini;
  • Il Portale della Storia e la celebre panchina zero del Sentiero dell’Arte, opere di Riccardo Grazzi, che ha firmato anche due nuove panchine destinate al museo del Real Albergo dei Poveri di Napoli.

Esposte anche opere di Paolo Leonardo Lizzi, Adriano Bimbi, Matteo Negri, Ambra di Natale, Angelo Rugiero, Filippo Nisi, Sara e Giacomo Del Giudice delle omonime Fonderie Artistiche, quest’anno al loro 50° anniversario.

Una narrazione corale e contemporanea

Alla realizzazione del progetto hanno collaborato le giornaliste Maria Cava (curatrice editoriale) e Daniela Russo, mentre l’ideazione artistica e il design grafico sono firmati dallo studio Maiarelli (New York – Bologna).


La trilogia è stata presentata a Santa Maria, aperta al pubblico per la prima volta in occasione dell’evento inaugurale, con la partecipazione dell’Assessore alla Cultura del Comune di Montepulciano Lara Pieri e della giornalista di Askanews Cristina Giuliano, che ha intervistato il presidente della Fondazione FUR.

“Le storie sono da sempre il modo migliore per comprendere il mondo. Questa trilogia intreccia vite, paesaggi e opere per raccontare un amore profondo per l’arte e per la Val d’Orcia”, commenta la curatrice Maria Cava.

Iscriviti al nuovo canale WhatsApp di agenziaimpress.it
CLICCA QUI

Per continuare a rimanere sempre aggiornato sui fatti della Toscana
Iscriviti al nostro canale e invita anche i tuoi amici a farlo!