Orchestra
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FIRENZE – La compositrice canadese Keiko Devaux debutterà in Italia con la sua opera, in prima esecuzione italiana, in un evento straordinario che coinvolgerà l’Orchestra Regionale della Toscana (ORT), diretta dal maestro Diego Ceretta, e l’Accademia Chigiana di Siena. In programma dal 7 al 10 maggio a Firenze (Teatro Verdi), Cascina (Città del Teatro), Siena (Teatro dei Rozzi) e Carrara (Teatro degli Animosi), i concerti esploreranno le visioni sonore innovative di Devaux insieme a due compositori d’eccezione: Alfredo Casella e Pëtr Il’ič Čajkovskij.

Keiko Devaux: manipolazione digitale e scrittura acustica

Keiko Devaux, classe 1982, ha studiato con Salvatore Sciarrino all’Accademia Chigiana di Siena. La sua musica è un viaggio sonoro dove la manipolazione digitale dei suoni si mescola con la scrittura acustica tradizionale. La compositrice afferma: “Bisogna sempre correre dei rischi nella composizione”, e questo approccio audace si riflette nelle sue opere, che evocano emozioni forti pur mantenendo una scrittura trasparente e vulnerabile.

Il brano di Devaux, presentato per la prima volta in Italia, esprime un’idea di sospensione, con gesti musicali che immergono il pubblico in un’esperienza sonora fluttuante, tra il regno acustico e quello digitale.

Casella e Čajkovskij: Contrasti sonori nel programma

Accanto alla novità di Devaux, il programma presenta due composizioni molto diverse tra loro: la Serenata op. 46 bis di Alfredo Casella e la Quarta Sinfonia di Pëtr Il’ič Čajkovskij.

Alfredo Casella (1883-1947), compositore cosmopolita, ha cercato di allineare la musica strumentale italiana con il modernismo europeo. La sua Serenata op. 46 bis per orchestra d’archi è una rara gemma del repertorio, che rifugge dal sentimentalismo romantico per abbracciare un linguaggio neoclassico, più oggettivo e astratto. Casella adottò uno stile che evita la retorica emotiva in favore di una costruzione musicale pura, lontano dalle convenzioni romantiche, ma sempre ancorato alla tonalità.

La Quarta Sinfonia di Čajkovskij (1840-1893), invece, è un’opera intrisa di forti emozioni. Scritta tra il 1876 e il 1878, durante uno dei periodi più difficili della vita del compositore, la sinfonia rappresenta una lotta contro il destino. Čajkovskij, che attraversava una crisi personale, descrive la forza inesorabile del Fato che minaccia costantemente la felicità. La composizione è un riflesso di questa lotta interiore, dove ogni movimento si confronta con l’impossibilità di raggiungere la pace e la serenità.

Date e location del concerto

  • Mercoledì 7 maggio 2025 ore 21:00 – Firenze, Teatro Verdi
  • Giovedì 8 maggio ore 21:00 – Cascina (PI), Città del Teatro
  • Venerdì 9 maggio 2025 ore 21:00 – Siena, Teatro dei Rozzi
  • Sabato 10 maggio 2025 ore 21:00 – Carrara, Teatro degli Animosi

Il programma, curato da Diego Ceretta, offrirà un’esperienza musicale unica che unisce tradizione e innovazione, passando dal minimalismo digitale di Devaux alla profondità emotiva di Casella e Čajkovskij.

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