Santa Fiora
Tuscany, Arcidosso medieval village and tower. Monte Amiata, Grosseto, Italy, Europe
Tempo lettura: 2 minuti

FIRENZE – La Regione Toscana ha approvato un accordo con il Comune di Santa Fiora (Grosseto) per sostenere la gestione dell’incubatoio ittico di Santa Fiora-Arcidosso, struttura strategica per il ripopolamento dei corsi d’acqua toscani e per la salvaguardia della trota mediterranea autoctona, specie a rischio di estinzione.

Con questo intervento saranno assegnati 60mila euro al Comune:

  • 30mila euro nel 2026
  • 30mila euro nel 2027

L’incubatoio e la missione di tutela ambientale

L’incubatoio di Santa Fiora è uno dei pochissimi centri in Italia specializzati nella riproduzione e semina della trota mediterranea autoctona, un tempo abbondante nei torrenti appenninici, oggi seriamente minacciata.

Il centro ha un ruolo chiave nel ripristino dell’equilibrio ittico e nella conservazione della biodiversità fluviale, contribuendo al benessere ambientale dei fiumi del Monte Amiata e della provincia di Grosseto.

Saccardi: “Un passo importante in un percorso iniziato anni fa”

“Questo accordo – dichiara la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – sostiene un’attività fondamentale per l’ambiente. L’incubatoio di Santa Fiora è uno dei pochi in Italia in grado di fornire materiale vivo per la semina nei fiumi. Con questo intervento continuiamo un percorso avviato anni fa, con la selezione del ceppo autoctono di trota mediterranea. Grazie a questa struttura possiamo ripopolare tutte le acque del territorio, dal Monte Amiata fino alla Maremma.”

Perché questo progetto è strategico

  • Tutela ambientale: protezione di una specie autoctona a rischio
  • Ripristino ecosistemi fluviali: miglioramento della qualità delle acque
  • Ricadute locali: valorizzazione del patrimonio naturale del territorio
  • Innovazione: tecnologie e metodi sostenibili per la conservazione

Un progetto di sistema

Questa misura si inserisce in un programma pluriennale di tutela ambientale promosso dalla Regione Toscana, che affianca alla protezione delle specie a rischio un impegno concreto per la gestione sostenibile dei corsi d’acqua interni e la collaborazione tra enti locali.

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