FIRENZE – Frenata per il turismo in Toscana nei primi mesi del 2025: secondo il rapporto Irpet, le presenze turistiche nella regione segnano una stagnazione, con un calo dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Questo dato conferma un rallentamento già avvertito nella stagione 2024, quando la spinta della domanda internazionale aveva iniziato a perdere forza, mentre quella interna restava in territorio negativo ormai da anni.
Il recupero post-pandemia e il ruolo degli stranieri
Il 2024 è stato l’anno del definitivo recupero sui livelli pre-pandemia: le presenze sono cresciute del 4,1% rispetto al 2019, trainate soprattutto dagli stranieri (+10,3%), in particolare extraeuropei (+17,5%) ed europei (+6,9%). Di contro, il mercato italiano ha continuato a contrarsi (-3,4%), con una flessione ancora più marcata tra i residenti in Toscana (-6,1%), dopo un 2023 già negativo.
Città d’arte in crescita, località balneari in crisi
Città d’arte: la domanda internazionale continua a privilegiare le città d’arte, che nei primi mesi del 2025 registrano una crescita del 4%. L’area fiorentina spicca con un +11,6% nel 2024.
Località balneari: al contrario, le destinazioni costiere segnano un crollo del 15% nello stesso periodo, penalizzate sia dal calo degli italiani (-8,6%) sia degli europei (-6,8%), in particolare dei tedeschi, frenati dalla crisi economica nel loro Paese.
Un contesto globale positivo, ma la Toscana rallenta
A livello mondiale, il turismo mostra segnali di crescita sostenuta: secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo, nel primo trimestre 2025 il settore è aumentato del 5% e le prospettive restano positive anche per il resto dell’anno. Ma la Toscana sembra seguire una traiettoria diversa, con una crescita ormai piatta.
Le cause del rallentamento secondo Irpet
Irpet individua diverse ragioni dietro questa frenata: Crisi del potere d’acquisto: la domanda interna soffre per la diminuzione della capacità di spesa degli italiani. Solo il 43,2% prevede di andare in vacanza e oltre la metà sceglierà soggiorni brevi, spesso presso amici o parenti. Nuove destinazioni: il ceto medio italiano è attratto da mete più vicine, ben collegate e percepite come più convenienti. Caro-prezzi: anche i turisti stranieri di fascia media iniziano a trovare la Toscana meno accessibile e potrebbero orientarsi verso destinazioni più competitive.
Le strategie della Regione
L’assessore regionale al Turismo, Leonardo Marras, sottolinea la necessità di segmentare il mercato e puntare su offerte su misura, con una particolare attenzione alla promozione in Asia, Cina e Stati Uniti. Marras invita anche gli operatori a riflettere su una possibile rimodulazione dei prezzi, dopo i forti aumenti visti tra il 2022 e il 2023. Il presidente Eugenio Giani richiama l’importanza di un’offerta più sostenibile ed economicamente accessibile per rispondere alle difficoltà delle famiglie.
Lavoro nel turismo: più stabilità, ma crescita moderata
Il mercato del lavoro turistico segue l’andamento dei flussi: dopo un saldo positivo di oltre 16 mila contratti nel 2023, il 2024 registra ancora un’espansione, anche se più moderata (+4.451 posizioni lavorative). Cresce la quota dei contratti a tempo indeterminato e in apprendistato, passata dal 27% del triennio 2017-2019 al 56% nel triennio 2022-2024.