Tempo lettura: < 1 minuto

FIRENZE – Centinaia di operatori del servizio sanitario toscano hanno avviato, dal 29 luglio, un’iniziativa di protesta chiamata “Digiuno contro il genocidio a Gaza”.

La mobilitazione coinvolge medici, infermieri, operatori e personale amministrativo che si alternano in un digiuno a staffetta davanti a più di 40 sedi ospedaliere e territoriali, distretti sanitari e pronto soccorso in tutta la Toscana.

L’azione consiste nella rinuncia volontaria al pranzo durante la pausa lavorativa ed è accompagnata dalla diffusione sui social di foto che testimoniano la partecipazione di decine di operatori sanitari. Non si tratta quindi di uno sciopero della fame, ma di una forma simbolica di protesta e condivisione.

Nel documento che accompagna l’appello online, gli aderenti sottolineano l’urgenza e la gravità della situazione a Gaza, dove, dopo 21 mesi di conflitto, si contano oltre 60.000 vittime, molte delle quali bambini. “Non possiamo restare in silenzio di fronte a questa tragedia, dove oggi si muore di fame”, si legge.

L’appello accusa il governo israeliano di compiere un genocidio affamando deliberatamente la popolazione palestinese.