SIENA – L’operazione tra Mps e Mediobanca segna una svolta nel settore bancario italiano.
L’amministratore delegato della banca senese, Luigi Lovaglio, ha sottolineato l’importanza dell’accordo: “Si creerà il terzo polo bancario con un notevole potenziale per crescere anche a livello europeo. Abbiamo trasformato il gruppo in un nuovo leader in grado di competere a livello europeo, l’Italia merita un’istituzione finanziaria più forte, innovativa e diversificata, in grado di fornire supporto alle famiglie, alle PMI e alle grandi imprese del Paese”.
Lovaglio ha affrontato anche la questione del possibile delisting di Mediobanca: “Con un flottante del 14%, Mediobanca è un titolo poco liquido però è troppo presto per prendere la decisione di delistare Mediobanca, questo fa parte del nostro piano industriale”.
Durante una conference call con gli analisti, l’amministratore delegato di Mps ha ribadito il momento storico vissuto dall’istituto. “Questo è un momento fondante per Mps, a settembre abbiamo completato con successo l’acquisizione di Mediobanca, una mossa strategica in cui abbiamo sempre creduto”.
Lovaglio ha inoltre commentato la forte adesione all’Opas su Piazzetta Cuccia, dichiarando: “Sottolinea la forza industriale e il valore a lungo termine di questa unione sia da parte dei nostri azionisti core che da parte degli investitori istituzionali italiani e internazionali”.
“Siamo di fronte a una aggregazione che genera valore dal punto di vista finanziario, strategico e commerciale e accelera la crescita e la creazione di valore”, ha aggiunto Lovaglio. “La nostra unione con Mediobanca, con oltre 20 gruppi di lavoro in atto, è ben strutturata, e procede con il massimo rigore e disciplina”.
Infine, l’ad di Mps si è detto lieto di avviare la collaborazione con il nuovo vertice di Piazzetta Cuccia: “Sarà fondamentale per garantire la possibilità di raggiungere nuove vette come parte del nostro progetto”.







