saponaraNel momento di massima difficoltà, quando tutto rema contro e non ci sono certezze, ecco davanti a te la persona che mai avrei voluto incontrare e che risveglia i tuoi sentimenti peggiori, perché sai che con lei sei stato bene come ti era successo prima ma che non potrai mai piu’ tornarci insieme. E’questo il groviglio di sentimenti che l’Empoli si troverà ad affrontare domenica prossima allo stadio ‘Castellani’ quando davanti a sé si ritroverà l’uomo piu’ amato dal popolo azzurro fino al giugno scorso, quello che un giorno era ad un passo dal portare la principale squadra calcistica della Valdelsa in Lega Pro, ed otto mesi dopo stava sfiorando la serie A, conquistata esattamente un anno dopo.

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Il grande ex, Maurizio Sarri

Il grande ex Maurizio Sarri guarderà negli occhi domenica intorno all’ora di pranzo tanti suoi figli, che avranno il viso triste, deluso e forse anche un po’ depresso da una classifica che dice zero punti nelle prime due giornate, e poi cercherà di fargli ancora male, con la sua nuova squadra, il Napoli, che ha bisogno di vincere dopo un k.o. e un pareggio che già mettono in bilico il tecnico nato solo per caso nel capoluogo di regione campano, ma nato e cresciuto in Toscana e figlio adottivo di Empoli. Fra i figli calcistici di Sarri, oltre a quei due che si è portato con sé nella sua avventura in azzurro napoletano, ovvero Hysaj e Valdifiori, ci sono Maccarone, Croce e soprattutto Saponara, uno per cui l’ex tecnico anche di Arezzo e Sansovino avrebbe fatto carte false per allenarlo anche quest’anno. «Ho espresso fin da subito la mia volontà di giocare almeno un altro anno ad Empoli – ha raccontato  Saponara, ad inizio di quella che per la tifoseria empolese sarà la settimana dei ricordi legati a Sarri – Se poi fosse arrivata un’offerta irrinunciabile, l’avrei presa in considerazione ma non essendo arrivata, non ho pensato ad alternative. Ai tifosi del Napoli dico che bisogna fidarsi di Sarri perché è un allenatore che all’inizio ha bisogno di tempo per far capire la sua idea di gioco ai calciatori che allena ma ha un metodo di lavoro vincente ed i risultati sono dalla sua parte. Mi auguro che gli diano il tempo che necessità. Nella scelta di Sarri a Napoli sanno che serve un po’ di tempo perché fa delle cose che non sono usuali per allenatori delle grandi squadre».

Maccarone difende il suo ex tecnico Barba e compagni arriveranno alla sfida di domenica prossima molto cambiati, con tanti nuovi arrivi, che consentiranno al tecnico Marco Giampaolo di avere tanti importanti alternative, vedi Livaja in attacco e Paredes e Buchel a centrocampo. Nuova benzina nel motore che si spera possa dare piu’ alternative nei momenti topici della gara ad un Empoli che non può raccogliere il terzo k.o. consecutivo. «Ho il rammarico in chiave Milan dell’occasione sfumata, un’occasione coltivata per tanto tempo durante la mia carriera.- ha aggiunto Saponara – Chiaro che sia stato molto turbato, pensieroso negli istanti prima di giocare sabato scorso a San Siro. Due anni fa ero un ragazzo piu’ immaturo, acerbo, un ambiente diverso da quello di Milano. Mi sono trovato al fianco di campioni che hanno il proprio ego, la propria personalità e quindi non ti tengono la mano quando le cose non ti vanno bene». «L’accoglienza nei confronti di Sarri penso che sarà positiva domenica prossima e dovuta perché è stato uno degli artefici di tre anni fantastici. – ha concluso Massimo Maccarone, 36 anni ieri, e cuore di capitano dell’Empoli – Mi spiace che non sia partito bene col Napoli e si sa che in determinate piazze c’è poca pazienza, mentre lui ha bisogno di tempo per far capire i suoi meccanismi ai suoi nuovi giocatori».

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