Pieve Santa Maria Aasunta-StiaIl network museale del Casentino è appena nato e già si mette alla prova, proponendo un fine settimana tutto toscano per riscoprire i mestieri di una volta. Artigianato, Natura e Creatività sono i denominatori comuni dei due giorni dedicati “..a far le cose bene CI VUOLE IL TEMPO CHE CI VUOLE”, nei quali si ripercorre l’arte della lavorazione del lino, la più antica delle fibre tessili vegetali. Sabato 20 settembre i rinnovati spazi del Museo dell’Arte della Lana- ex Lanificio di Stia, si aprono ad esperti ed appassionati, per raccogliere racconti e storie di tempi ormai lontani. Questo convegno fa da ponte alla giornata di domenica 21 settembre quando il piazzale del Lanificio si trasformerà nella mostra mercato dedicata alla lavorazione del lino. Artigiani e neofiti insieme, per riscoprire tecniche dimenticate e metodi per rinnovarsi.

Artigianato per giocare Spazio alla creatività e spazio ai bambini. Nei locali e nel giardino pensile del Museo del Bosco e della Montagna, in occasione dell’evento sono a disposizione di grandi e bambini insoliti giochi, passatempi e rompicapo antichi, ricostruiti con l’Associazione “Ingegneria del Buon Sollazzo” per allenare le mani e la mente come non siamo più abituati a fare da tempo.

A spasso con le biciclette dei mestieri Artigianato non è solo arte della lavorazione del lino ma anche arte delle due ruote. Grazie all’esposizione di antichi bicicli nella mostra “Pedalando nel Passato: storie di uomini e di mestieri”, allestita fino al 16 novembre, sono illustrate nel Museo della Lana alcune delle tappe più significative dello sviluppo dei veicoli a due ruote. Due le sezioni dell’esposizione: nella prima sono esposti vecchi bicicli provenienti dalle collezioni del Museo Galileo, rimasti finora nei depositi; la seconda sezione è invece dedicata alle biciclette dei mestieri della collezione di Marco Paoletti: vere e proprie botteghe ambulanti, queste biciclette sono state modificate e attrezzate con vari strumenti per lo svolgimento di diverse attività. Risalenti al periodo tra i primi anni del Novecento e il secondo dopoguerra, offrono uno spaccato di vita popolare e documentano antichi mestieri, come l’arrotino, il venditore di sale, il venditore di burro, il cardatore, la maggior parte dei quali oggi scomparsi.

Molin di BucchioArtigianato by bike La riscoperta del passato artigiano e della storia di quello speciale angolo di Toscana che è il Casentino, passa anche dal territorio. Sabato 20 settembre sono in programma escursioni e passeggiate a piedi e in bicicletta, con pedalata assistita, intorno al paese di Stia. Si parte di prima mattina dal Museo della Lana diretti all’antica Pieve Romanica di Santa Maria Assunta, per proseguire verso il Museo del Bosco e della Montagna e arrivare al Mulin di Bucchio, primo mulino sull’Arno ancora ben conservato. Dulcis in fundo è prevista la sosta presso il Santuario di Santa Maria delle Grazie, gioiello architettonico del primo Rinascimento Toscano. Un tuffo nel passato da godere nel presente.

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