«Si fa notare che il Piano nazionale aeroporti, declinato nel regolamento del Dpr 201 del 2015, che individua gli aeroporti di interesse nazionale, include Firenze soltanto in abbinamento con Pisa, quindi quale polo unitario. Dunque, gli scali di Pisa-Firenze sono considerati di particolare rilevanza strategica esclusivamente a condizione che realizzino la gestione unica». Lo precisa in una nota il Ministero delle Infrastrutture dopo che nelle scorse ore il Ministro Danilo Toninelli è stato oggetto di critiche, provenienti soprattutto dalla Toscana, dopo essere intervenuto sul tema dell’aeroporto di Firenze e di un piano nazionale per gli scali aerei. «Questo è un fattore chiave anche nella valutazione e nella programmazione delle scelte d’investimento per Peretola, visto che il polo Pisa-Firenze gode già attualmente di tre piste – prosegue il comunicato del ministero guidato da Danilo Toninelli-. Ed è un elemento imprescindibile nell’analisi costi-benefici in corso sull’opera. Dunque, lo stesso obiettivo di potenziamento degli scali – conclude il ministero – non può che riguardare il polo nel suo complesso».

L’assessore Ceccarelli: «In prossima Conefrenza servizi la soluzione adeguata» Le polemiche e soprattutto le dichiarazioni contro la posizione espressa da Danilo Toninelli sull’aeroporto di Firenze non accennano a placarsi. «Nella prossima conferenza dei servizi, il 29 gennaio, che spero sarà quella veramente conclusiva, sono convinto che verrà trovata la soluzione adeguata -ha evidenziato l’assessore toscano alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli -Per quanto riguarda la bretella siamo in una fase di progettazione e dovremo anche puntualizzare quello che è il rapporto con il costruendo laghetto così com’è emerso in conferenza dei servizi e come ha richiesto il Ministero, lo faremo volentieri». Rispondendo ai cronisti che gli chiedevano di commentare le dichiarazioni sull’aeroporto del Ministro Toninelli, l’assessore ha detto: «Credo che l’atteggiamento che non vuole facilitare la realizzazione delle opere pubbliche in generale, e in particolare quelle che riguardano la Toscana, si stia rivelando abbastanza evidente».

Giani: «Toninelli deve dimettersi» «Il ministro Toninelli deve dimettersi  -ha invece rincarato la dose il presidente del Consiglio regionale toscano, Eugenio Giani-. La volontà di rendere più complesso in modo strumentale l’iter dell’aeroporto di Peretola da parte del ministro, imponendo il piano dei trasporti, è un’offesa al buon senso e alla volontà di realizzare opere pubbliche che possono davvero offrire lavoro e sviluppo al territorio». Per Giani, «Firenze e la Toscana non possono accettare la creazione forzata e strumentale di iter che rallentano. Appare già una farsa dover perdere altri due mesi per un laghetto da inserire nella pianificazione urbanistica di Signa. Questa è una vicenda in cui i fiorentini possono vedere da che parte stanno le forze di governo. Oltre alle dimissioni del ministro Toninelli, che appaiono oggi la conseguenza naturale, è anche giunto il momento in cui è bene che la Lega toscana chiarisca definitivamente come la pensa sullo sviluppo dell”aeroporto di Peretola».

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