FIRENZE – La sentenza del Tar del Lazio che ha annullato la circolare del Ministero dell’Interno sull’obbligo di identificazione fisica degli ospiti negli affitti brevi riaccende la polemica a Firenze.
Realtà dove il Comune ha da poco introdotto regole restrittive su self check-in, key box e tastierini digitali.
La decisione del Tar: “Check-in anche da remoto”
Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso della Federazione delle associazioni della ricettività extralberghiera, dichiarando illegittima la circolare ministeriale che imponeva ai gestori di strutture ricettive di identificare personalmente gli ospiti, di fatto vietando il self check-in e l’uso di sistemi automatizzati come key box e tastierini digitali. Secondo i giudici amministrativi, l’identificazione “de visu” non è in grado di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica e rappresenta un adempimento sproporzionato, non giustificato da dati concreti. La sentenza sottolinea che la sicurezza non può essere usata come pretesto per rallentare l’innovazione nel settore e che la legge già consente la verifica dei documenti e la trasmissione dei dati tramite sistemi digitali.
Il regolamento di Firenze sotto pressione
La decisione del Tar ha un impatto diretto sul dibattito fiorentino, dove il nuovo regolamento comunale sugli affitti brevi, in vigore dal 31 maggio, vieta il self check-in e l’utilizzo di key box e tastierini per l’accesso agli alloggi turistici. Queste misure, fortemente contestate dagli operatori del settore, erano state giustificate dall’amministrazione con esigenze di sicurezza e decoro, soprattutto nelle aree Unesco.
Le associazioni di categoria e i principali gestori di affitti brevi esultano per la sentenza, definendola “una vittoria della legalità e del buon senso” e chiedendo al Comune di Firenze di fare marcia indietro. Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia, sottolinea come il divieto di self check-in penalizzi sia i turisti sia i professionisti del settore e invita l’amministrazione a rivedere le proprie posizioni.
Forza Italia chiede il ritiro del regolamento
La sentenza del Tar è stata accolta con favore anche da Forza Italia, che ne parla come una “pietra tombale” sulle politiche anti-locazioni turistiche della giunta fiorentina. Marco Stella, consigliere regionale, chiede alla sindaca Sara Funaro di annullare il regolamento comunale e di smantellare la task force dedicata ai controlli sugli affitti brevi.
La posizione del Comune: “Per noi non cambia nulla”
Nonostante la sentenza, il Comune di Firenze ribadisce che i regolamenti cittadini restano invariati. La sindaca Sara Funaro precisa che il provvedimento del Tar riguarda la circolare ministeriale, non le norme comunali, e che il divieto di key box e tastierini resta in vigore per motivi di sicurezza e decoro urbano. “Continuiamo ad andare avanti. Le regole devono essere uguali per tutti”, afferma Funaro, sottolineando l’impegno per la tutela dei condomini e degli appartamenti con affitti brevi.