matteo-renzi-leopolda-640Parteciperà a tutti e tre i giorni della kermesse da lui creata nel 2010 e che scatterà questa sera alle ore 21, prorogandosi fino a domenica pomeriggio intorno alle ore 13, ma il clima ad accoglierlo nella città di cui è stato sindaco si presenta tutt’altro che costellato da petali di rose. Il premier Matteo Renzi è atteso nel capoluogo della regione Toscana in vista del via alla ‘Leopolda 2015’, ma prima è annunciato alla sede di Novoli dell’Università di Firenze per partecipare ad un convegno sull’economia organizzato dall’ex assessore al bilancio Alessandro Petretto. E già proprio nella zona nord ovest della città gli studenti universitari del centrodestra hanno in ponte una contestazione nei confronti del presidente del Consiglio. «Renzi viene a commemorare un suo amico barone e si scorda degli studenti. La sua presenza è uno schiaffo nei confronti di tutti gli studenti esclusi dal diritto allo studio per il nuovo calcolo Isee – tuonano Angela Sorice, presidente provinciale di Azione Universitaria Firenze e Chiara La Porta, dirigente nazionale di AU – Torni all’università quando avrà trovato soluzioni concrete per gli studenti e non per fare passerelle».

Studenti in protesta contro il premier Azione Universitaria sarà presente con un presidio al Polo di Novoli con uno striscione manifestando la propria contrarierà al nuovo isee considerato vergognoso. «Con questa riforma, la sinistra, al crescere della povertà, per aumentare i servizi sociali, innalza la quota della disperazione: il nuovo modello Isee non solo mantiene i poveri “poveri”, ma li priva anche di una possibilità di riscatto. – chiosano Sorice e La Porta –. E’ da mesi che ci battiamo contro questa vergogna e lo faremo anche domani davanti a Renzi. Per questo aderiamo all’iniziativa del Centrodestra Universitario e saremo presenti con un presidio e uno striscione di protesta, per far sentire la voce degli studenti che rappresentiamo, che sono rimasti schiacciati dal nuovo Isee. Renzi viene all’università per fare comparsate ad honorem e non si confronta con i problemi reali che lui e il suo governo hanno creato tra gli studenti».

Leopolda tesa Proprio per evitare un clima di accesa polemica sembra che il primo ministro italiano possa dare forfait all’appuntamento sopracitato, anche per evitare problematiche alle forze dell’ordine già impegnate a monitorare dalle prime luci di oggi la zona di Porta a Prato a Firenze. Ma un clima tutt’altro che idilliaco si preannuncia per Renzi anche all’esterno della stazione Leopolda per la giornata di sabato. «Stop al governo Renzi, al Pd ed alle sue politiche di guerra, sfruttamento e devastazione sociale»: questo lo slogan del corteo organizzato per il pomeriggio di domani a Firenze in contemporanea con la presenza del premier in città per la kermesse per antonomasia del mondo politico renziano. Ad organizzarlo e promuoverlo, numerose sigle politiche e sindacali, tra le quali Cobas, collettivi, centri sociali, Rifondazione comunista e Sel. Il corteo prenderà avvio, a partire dalle 15,30, in piazza San Lorenzo, e si snoderà nel centro storico e nelle sue immediate vicinanze, senza toccare però la stazione Leopolda, esclusa dal percorso, come è stato spiegato durante la presentazione della manifestazione. «E’ importante manifestare contro le politiche del governo Renzi a Firenze – ha commentato il consigliere di Sel, Tommaso Grassi – perché proprio la nostra città è stata il laboratorio, o per meglio dire il parco giochi, dell’attuale premier. Ed occorre sottolineare la schizofrenia del partito di cui è segretario, il Pd, che si qualifica come di centrosinistra ma porta avanti politiche di destra in tutti i settori. È giunto il momento, per chi è davvero di sinistra, di smascherare questo ‘giochino’».

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