PONTE PUGGIANESE – “Quello di oggi è un accordo di comunità, quella che ha risposto ai lavoratori di Alival”. E’ raggiante Valerio Fabiani, consigliere per il lavoro del presidente Giani, dopo aver raggiunto l’accordo per la ricollocazione dei lavoratori.

Sette le aziende che si sono rese disponibili ad assumere. “Abbiamo chiesto e ottenuto da Lactalis un sostegno per la reindustrializzazione del sito che si appresta ad abbandonare. Nelle prossime settimane definiremo anche quell’accordo”, continua Fabiani, presente all’incontro a Ponte Buggianese (Pistoia) insieme al sindaco Nicola Tesi e ai lavoratori. C’è voluto poco meno di un anno per mettere a regime la difesa dei posti di lavoro degli ex dipendenti dello stabilimento  Alival la società del gruppo Lactalis nota per per la produzione di mozzarelle. La decisione annunciata nell’aprile del 2022 di chiudere lo stabilimento e procedere ai licenziamenti forzosi (all’epoca 69 i dipendenti, ma bisogna considerare anche l’indotto assolutamente rilevante per l’intera Valdinievole), ha imposto la doppia necessità di difendere i posti di lavoro e il futuro industriale del sito.

Oggi il primo obiettivo è sul tavolo, con l’impegno di sette aziende del territorio disponibili a valutare l’assunzione dei 29 dipendenti rimasti in carico alla Alival. Sull’altro versante, quello della reindustrializzazione, c’è l’impegno condiviso di proseguire il lavoro congiunto tra le parti al tavolo.

La Regione mette a disposizione contributi ai datori di lavoro privati che assumono lavoratori provenienti da licenziamenti collegati a crisi di particolare rilevanza, oltre a voucher aziendali per la riqualificazione professionale. Inoltre Arti si impegna a proseguire il lavoro di profilazione dei lavoratori ex Alival per favorire l’individuazione delle competenze utili alle aziende del  territorio.

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