Il capitano Gennaro Riccardi mostra una boccetta con il farmaco di Eparina durante la conferenza stampa dei carabinieri sull'l'operazione che ha portato l'arresto dell'infermiera a Livorno, 31 marzo 2016. ANSA/FRANCO SILVI
Il capitano Gennaro Riccardi mostra una boccetta con il farmaco di Eparina durante la conferenza stampa dei carabinieri sull'l'operazione che ha portato l'arresto dell'infermiera a Livorno, 31 marzo 2016. ANSA/FRANCO SILVI
Il capitano Gennaro Riccardi mostra una boccetta con il farmaco di Eparina durante la conferenza stampa dei carabinieri sull’l’operazione che ha portato l’arresto dell’infermiera a Livorno, 31 marzo 2016. ANSA/FRANCO SILVI

Ci saranno otto riesumazioni di presunte vittime uccise probabilmente da una somministrazione eccessiva di eparina nell’ospedale di Piombino. Per le morti in corsia, il 30 aprile scorso, fu arrestata l’infermiera Fausta Bonino, poi rimessa in libertà. La donna è stata indagata per 14 morti sospette avvenute tra il 2014 e il 2015. L’autorizzazione alle riesumazioni, come si legge stamani sui quotidiani Tirreno e Nazione, è stata autorizzata dal giudice per le indagini preliminari Antonio Pirato. Una volta fatte le riesumazioni, tra lunedì 21 e martedì 22 novembre, gli esperti avranno sei mesi di tempo per fare gli accertamenti. Le altre presunte vittime sono invece state cremate. Il Gip, in fase di incidente probatorio, ha inoltre autorizzato l’analisi del telefono cellulare della donna da parte di un esperto. L’ultima udienza dell’incidente probatorio è stata fissata per il 7 febbraio 2017. Si attendono intanto le motivazioni della Cassazione che ha accolto il ricorso presentato dalla Procura di Livorno dopo la decisione del Tribunale del riesame di scarcerare l’infermiera.

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