servizi-socio-sanitari.jpgMigliaia di lavoratori senza stipendio dal mese di gennaio.  Qualcuno di loro ha dovuto ripiegare sulle dimissioni per giusta causa, proprio perché non veniva pagato. «Non abbiamo i soldi nemmeno per mettere la benzina e andare al lavoro», hanno detto. Questa è la situazione all’interno della Cooperativa L’Agorà d’Italia, società cooperativa sociale consortile onlus con sede ad Arezzo ma presente in tutta Italia. Solo nel territorio aretino, dove ci sono 15 strutture tra comunità familiari, Rsa e centri diurni, sono circa 500 i lavoratori che da gennaio non vedono lo stipendio. A Prato sono un centinaio. A Firenze una cinquantina. Senza contare tutte le altre strutture, anche extra regione.

Allarme Agorà «Non solo gli stipendi, ma ci sono problemi anche con gli accantonamenti e con i fornitori – fanno sapere dalla Cgil di Arezzo – perché le forniture sono scarse e questo significa che non vengono pagate». Nei mesi scorsi ci sono già stati degli incontri tra i sindacati aretini e i vertici della Cooperativa e adesso, a fronte della richiesta formale di pagamento delle spettanze, è stato programmato un incontro tra le parti, che si terrà giovedi mattina. «A questo punto vogliamo e dobbiamo capire cosa succederà nel prossimo futuro» dice la Cgil.  E che la questione non sia solo “aretina” lo dimostrano le telefonate che riceve la Cgil dalle province di Prato, Lucca, La Spezia. «Abbiamo fatto dei presidi di fronte alla prefettura, stati di agitazione e anche incontri con la Cooperativa di fronte agli enti appaltanti, ma ogni volta gli accordi sono stati disattesi – fanno sapere dalla Cgil di Firenze – E dire che gli enti appaltanti ci hanno dimostrato, carte alla mano, che la Cooperativa viene pagata».

Agorà, una questione toscana Anche a Lucca si registra un clima di agitazione, ma per il momento il sindacato non ha avuto contatti con L’Agorà: «La concessione per due Rsa non è ancora stata assegnata ufficialmente, dovrebbe essere fatto a maggio. Ma le notizie che giungono da altre città ci preoccupano non poco – fa sapere la Cgil lucchese – Anche perché in fase di gara, L’Agora ha presentato un rialzo addirittura del 490%. Con queste cifre, e vedendo la situazione generale, come possiamo stare tranquilli? Attualmente nelle due Rsa sono occupate un centinaio di persone ma ci chiediamo se L’Agorà riuscirà a mantenere questi livelli occupazionali. Proprio questa mattina una consigliera comunale presenta un’interrogazione sulla questione». La Cooperativa L’Agorà ha strutture anche a Pavia, Pescara, Teramo, Perugia, Rieti, Pordenone e Udine. La cosa strana è che, nonostante queste difficoltà nel pagare gli stipendi, e non solo, L’Agorà continui ad aprire strutture. Proprio giovedì 21 aprile ne viene inaugurata una a Frassineto (Arezzo). «Come è possibile che continuino ad assegnare gli appalti ad una Cooperativa che non paga i dipendenti da mesi?» si chiedono alla Cgil di Arezzo. L’Agorà d’Italia è un consorzio di imprese sociali e i soci sono: L’Agorà Casentino, Cooperativa Sociale Onlus; L’Agorà Toscana, Cooperativa Sociale Onlus; L’Agorà Aretina Valdichiana, Cooperativa Sociale Onlus; L’Agorà Piemonte, Cooperativa Sociale Onlus; L’Agorà Lomellina Lombarda, Cooperativa Sociale Onlus; L’Agorà Marche, Cooperativa Sociale Onlus.

 

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