FIRENZE – Lo stop precauzionale di alcuni cavalli non è bastato a placare gli animalisti. Da giorni all’attacco del Palio e oggi protagonisti con l’affondo dell’associazione Italian horse protection.

“ Cinque cavalli su dieci infortunati, uno è grave – ha affermato il presidente Sonny Richichi -. Il Palio di Siena, dopo lo stop forzato causa Covid, è tornato. E sono tornati gli incidenti: abbiamo tanti dubbi su questi episodi e anche sullo stato di salute dei cavalli. Vogliamo chiarezza”.
La stessa che hanno già offerto tutti i protagonisti della Festa, annunciando le buone condizioni di tutti i soggetti interessati dagli infortuni. Solo su Zentile, cavallo della Chiocciola, è stato ammesso che i tempi di recupero saranno più lunghi.

Nessuno di loro però è in pericolo di vita. Segno di un Palio che ha saputo rinnovarsi anche in tutte quelle accortezze necessarie a garantire ulteriormente l’incolumità degli animali. Ma sembra non essere mai sufficiente a frenare le associazioni animaliste. Anche se nessuno di loro fa mai un passo in più per andare oltre il minuto di corsa. E quindi, è facile ritornare sulle nerbate del Tittia, “uno spettacolo indecente, vergognoso. Chiediamo chiarezza, questa non è tradizione, ma uno spettacolo di sfruttamento dei cavalli”.

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