FIRENZE – Con la Toscana in zona rossa l’azienda dei trasporti Ataf ha ridotto il servizio bus (circa 50-60 turni di lavoro al giorno). A denunciare la situazione Cgil Toscana.

«Meno bus in giro significa bus più pieni»

«Meno bus in giro significa bus più pieni – spiega in una nota Michele Lulurgas (membro Rsu Ataf, Filt Cgil) – Trovo del tutto assurdo ed irresponsabile, in questa fase della pandemia, andare a tagliare il servizio, peraltro con le motivazioni della zona rossa: già nel mese di novembre e dicembre la Toscana è stata in zona rossa, e in tal caso non c’è stato nessun taglio del servizio. Perché quindi oggi sì, considerando la situazione globalmente peggiore e le nuove e più pericolose varianti del virus?».

«Autisti sempre in prima linea»

«Gli autisti dei bus stanno facendo il loro lavoro in prima linea ininterrottamente dall’inizio della pandemia – aggiunge Lulurgas -, e la categoria comunque ha dovuto affrontare tagli al servizio, arginati dai sacrifici dei lavoratori con le proprie ferie ed il ricorso agli ammortizzatori sociali: queste cose non si devono ripetere, e fermo restando che va garantita la sicurezza a bordo dei bus, evitando assembramenti, qualora si voglia ridurre il servizio, si preveda di ridurre l’orario di lavoro di conseguenza. Ci vuole maggior attenzione da parte della Regione per chi svolge il nostro lavoro, ci sentiamo abbandonati».

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