FIRENZE – Le università toscane condannano l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

In un comunicato congiunto la rettrice della Scuola superiore Sant’Anna Sabina Nuti e il direttore della Scuola Normale Luigi Ambrosio, affermano: “Il governo russo ha scelto la via della guerra, in spregio alle norme fondamentali del diritto internazionale e mettendo a repentaglio l’incolumità della popolazione civile inerme, che pagherà il prezzo maggiore di questa scelta scellerata”. Sant’Anna e Normale esprimono solidarietà al popolo ucraino e sostengono “in maniera incondizionata ogni tentativo di giungere a una cessazione delle ostilità, alla risoluzione pacifica delle controversie fra i due Stati e a una piena riconciliazione fra le parti”.

“Chiediamo – aggiungono Nuti e Ambrosio – a quanti hanno responsabilità politiche e di governo di farsi parte attiva nella risoluzione della crisi. Riteniamo decisivo che i Paesi dell’Ue assumano posizioni unitarie nella condanna dell’aggressione e nell’adozione di sanzioni adeguate nei confronti del governo russo. Auspichiamo un coinvolgimento attivo delle Nazioni Unite perché favorisca il ricorso al dialogo, alla diplomazia e alla cooperazione fra gli Stati”.

Condanna “per le operazioni militari che si stanno svolgendo in Ucraina”, arriva anche dal cda dell’Università di Siena che, così si legge in una nota, “ripudia con decisione l’uso delle armi e della violenza quali strumenti di risoluzione di ogni controversia internazionale”. “Sul fronte prettamente universitario – prosegue la nota -, il Consiglio esprime la propria preoccupazione per il regolare svolgimento delle attività accademiche nelle università ucraine, rendendosi disponibile a fornire supporto a studentesse e studenti, ricercatrici e ricercatori che avessero difficoltà a proseguire il proprio percorso di formazione o a continuare la propria attività di ricerca”.

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