Mobilitazione e iniziative se «il confronto previsto per il 12 settembre tra le organizzazioni sindacali e Sei Toscana non otterrà risultati soddisfacenti», dopo che l’azienda «ha proceduto ad un vero e proprio ‘licenziamento’ nel periodo estivo nei confronti di centinaia di lavoratori» precari, motivando «strumentalmente tale scelta come conseguenza dell’approvazione da parte del Governo del cosiddetto Decreto dignità». Lo afferma la Cgil Toscana insieme a Nidil, Fp Cgil e alla Rsu di Sei Toscana, il gestore del ciclo dei rifiuti per l’Ato Toscana sud che copre 104 comuni.

Ricatto perpetrato Il sindacato esprime, in una nota, «assoluta contrarietà al ricatto perpetrato» da Sei Toscana e chiede che «si arrivi quindi al più presto ad un accordo che leghi piano industriale, dotazione organica e percorso di stabilizzazione, in modo da garantire qualità del servizio e del lavoro», e affinché sia prevalente l’utilizzo di contratti a tempo indeterminato. Per la Cgil «gravi sono le responsabilità politiche di Ato Toscana sud, dei 104 comuni che la compongono assieme ai vertici aziendali, rispetto ad una mancata programmazione e un solido piano industriale. La portata della vertenza per il tema che affronta, il ciclo integrato dei rifiuti urbani, e per il numero dei lavoratori coinvolti merita e necessità dell’attenzione della stessa istituzione regionale». La Cgil ha già annunciato per la prossima settimana un volantinaggio di due ore l’11 settembre e un presidio nei pressi dell’azienda il giorno successivo in concomitanza con il confronto azienda-sindacati.

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