SARTEANO – I sindaci Agnese Carletti di San Casciano dei Bagni, Roberto Cottini di Cetona e Gianluca Sonnini di Chiusi hanno incontrato i vertici di Banca Tema, lo scoro venerdì 1 luglio, per chiarire le indiscrezioni sulle chiusure di tre filiali dell’istituto di credito situate nei Comuni di riferimento. A rappresentare la banca, erano presenti il presidente Francesco Carri e il Direttore generale Fabio Becherini.

Banca Tema ha confermato la decisione definitiva, già accolta dalla capogruppo, di chiudere, tra le altre, le filiali di Cetona, San Casciano dei Bagni e Montallese, entro il novembre prossimo.

“Durante l’incontro – precisano i tre sindaci – abbiamo appreso che la scelta non dipende da vincoli normativi, ma dal piano industriale della fusione tra gli istituti bancari: abbiamo quindi chiesto di visionare il piano industriale, ma questa proposta di confronto non è stata accolta. Ci è stato riferito dal presidente e dal direttore generale che le filiali da chiudere sono state individuate dal Consiglio d’Amministrazione sulla base di dati tecnici, ma anche di valutazioni legate alla politica bancaria: anche in questo caso abbiamo richiesto di vedere i numeri, senza alcuna apertura sulla possibilità di una valutazione condivisa.”

Presso le filiali che sono in fase di chiusura, Banca Tema si è impegnata a sostituire, dove possibile, gli attuali sportelli bancomat con ATM automatici, ovvero gli sportelli per prelievi e altre operazioni. Tale rassicurazione è stata data dall’istituto bancario che ha, al tempo stesso, garantito la sua solidità e ha ribadito la volontà di mantenere la propria presenza sul territorio.

I sindaci Carletti, Cottini e Sonnini hanno ottenuto la disponibilità di Banca Tema a convocare un’assemblea dei soci per aprire una discussione sulle ragioni che hanno portato alla chiusura delle filiali.

“Benché analoghe disposizioni riguardino anche alcune sedi del versante grossetano – affermano i primi cittadini – rimane la nostra delusione per queste chiusure improvvise, assunte senza un’opportuna condivisione; chiusure delle quali, non essendo disponibili i dati reali, non si capisce neanche l’effettiva esigenza. Rimane inoltre la preoccupazione per le politiche future della banca. La consapevolezza di come l’istituto sia solido attenua, ma non cancella, il timore di un disimpegno verso un’area che ha dato tanto alle banche cooperative. Attendiamo quindi la convocazione dell’Assemblea dei Soci, aspettandoci impegni concreti relativi soprattutto alle imprese e alle associazioni, energie fondamentali per il nostro territorio.”

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