SIENA – È ripartita dopo quindici giorni di ferie estive la produzione nello stabilimento Beko di Siena, ma la lotta non si è mai fermata. Prima l’incontro fra i sindacati e le Rsu, ieri con l’Azienda con i 299 lavoratori che, giorno dopo giorno, hanno concretizzato le proprie rivendicazioni.
Il tavolo ha dato il via alle uscite volontarie dei lavoratori con l’incentivo della Naspi.
Nell’accordo quadro firmato dai sindacati con il ministero delle imprese e confermato ieri, l’incentivo all’esodo di 90 mila euro per chi lascerà l’azienda entro dicembre, data in cui la multinazionale turca lascerà definitivamente lo stabilimento senese, con la chiusura della produzione.
Inoltre sarà attivata una cassa integrazione conservativa di 24 mesi insieme ad un contributo una tantum di 15 mila euro per chi sarà ancora presente in attesa del nuovo investitore.
E proprio sul fronte della reindustrializzazione spunta l’ipotesi Leonardo, il gruppo industriale internazionale ma con il cervello in Italia, attivo nel settore aerospaziale, il cui 30% delle azioni è detenuto dal ministero dell’economia.