MONTECATINI TERME – “Mi assumo la responsabilità di quello che dico”. La precisazione del viceministro ai Trasposti, Galeazzo Bignami, arriva dopo aver definito la misura della “Città 30”, “un gran boiata”.

In particolare se “non concordata con i lavoratori che poi ne pagano le conseguenze”. Il provvedimento, in voga in alcune città europee, è stato adottato recentemente anche da Bologna. “L’altro giorno ero a Bologna, la mia città, ero fermo al capolinea, mi sono messo a fare due chiacchiere con l’autista dell’autobus, e mi ha detto che è un gran casino”, ha detto Bignami, osservando che per il trasporto pubblico “ci sono dei tempi di percorrenza che i lavoratori devono rispettare” per arrivare puntuali al lavoro.

“Tutti noi vogliamo la riduzione delle morti – ha aggiunto il viceministro, impegnato a Montecatini Terme (Pistoia) -, e bisognerebbe andare a vedere quanti sono i decessi avvenuti per eccesso di velocità, ferma restando la norma di buonsenso per la quale se tu vai piano non capita nulla. Ma allora a quel punto te ne vai a piedi, e vedrai che incidenti stradali non ce ne sono. Altrimenti chi paga è sempre il lavoratore”.

Sulla stessa lunghezza d’onda si era espresso Francesco Guccini. “Non ho la patente, ma ho fatto la prova con mia moglie Raffaella. Non si riesce – aveva detto qualche giorno fa il cantautore – Ci deve essere un piano diverso, bisogna privilegiare i mezzi pubblici”.

Articolo precedenteBob Dylan 25 anni dopo, il più atteso incanta al Summer Festival
Articolo successivoIl commissario Figliuolo in volo su zone alluvionate dell’Alto Mugello