Si è chiuso nelle scorse ore lo sciopero della fame, intrapreso dal garante dei detenuti della Toscana Franco Corleone a sostegno della “Campagna di civiltà. Qualcosa si muove” per ottenere risposte a richieste importanti per la qualità della vita nelle carceri toscane. «Il provveditore dell’amministrazione penitenziaria Antonio Fullone – ha detto Corleone – ha assicurato una risposta ufficiale in tempi brevi per quanto riguarda l’apertura della seconda cucina a Sollicciano e di quella di alta sicurezza a Livorno e per la data di apertura dei servizi igienici ristrutturati della sezione femminile dell’istituto di Pisa».

Il caso del Teatro stabile di Volterra Corleone ha ricordato che «tra gli obiettivi di questa prima fase e tra gli impegni da mantenere subito, senza ulteriori ritardi» ci sono quello del Teatro stabile di Volterra, riguardo al quale il garante ha chiesto un tavolo di confronto tra tutti i soggetti che hanno responsabilità. Su questo capitolo, si ricorda che le firme sulla petizione sono arrivate a 2080, e si segnalano un’interrogazione alla Camera dei Deputati dell’onorevole Susanna Cenni e un’interrogazione della consigliera regionale Irene Galletti. Solidarietà al garante è stata espressa dalla vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni. «La vicepresidente – ha detto Corleone – mi ha comunicato di aver avuto un colloquio con il sovrintendente dei beni arcihitettonici di Pisa, che ha mostrato disponibilità all’esame dei progetti e ad una positiva soluzione». Nei prossimi giorni saranno illustrate le nuove iniziative su questa campagna.

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