E’ Christian Heinzmann, 46enne, della Cooperativa Valle Bruna di Roccastrada (Gr) il nuovo presidente di Toscana Cereali. Heinzmann, maremmano di origine tedesca, è stato eletto con voto unanime dal Consiglio dell’Organizzazione produttori che associa 4120 aziende della regione.  Succede a Adio Assunto Marretti in carica dal giugno 1998.
  
Il nuovo cda Nel nuovo Consiglio di Amministrazione di Toscana Cereali, oltre al neo presidente, sono stati eletti i due vicepresidenti Alessandro Cinughi de’ Pazzi e Salvatore Mircio; e i consiglieri Andrea Arrigucci (Coop Maidicola); Remo Bocelli (Coop Pieve Santa Luce); Plinio Bravetti (Cosmaremma); Giuseppe Ceraolo (Copaca Albinia); Graziano Chelli (Coop Pomonte); Giovanni Guglielmini (Coop Raspollino); Roberto Bonemei (Agrimaremma); Danilo Moscatelli (Coop Colline Amiatine); Franco Petri (Centro stoccaggio Gallina); Luciano Rossi (Soc. Agricola Valtiberina).
 
Le prime parole da presidente E oggi alla cooperativa Pomonte di Scansano (Gr) – con il benvenuto e l’ospitalità del presidente Graziano Chelli – si è tenuto il primo CdA del rinnovato Consiglio: «Con grande soddisfazione – afferma il presidente Christian Heinzmann – ho accolto la nomina di presidente di Toscana Cereali. Il mio impegno, insieme a quello del neo eletto CdA, sarà nel segno della prosecuzione del lavoro svolto dalla Cooperativa fino ad oggi, con gli obiettivi di crescita economica e di mercato, continuando ad essere un punto di riferimento per tutte le nostre aziende agricole associate e contemporaneamente, per i cittadini-consumatori, garantendo loro la massima  qualità delle produzioni e la provenienza toscana, come elementi caratterizzanti».
 
I numeri e le attività di Toscana Cereali Il presidente uscente Marretti è stato ringraziato dal Consiglio di Toscana Cereali per il lavoro svolto nei 13 anni di presidenza: «Con la presidenza Marretti – sottolinea il direttore di Toscana Cereali Luciano Rossi – abbiamo quadruplicato il fatturato ed il numero dei soci, realizzato progetti di assoluta rilevanza quali la costituzione di filiere corte, su tutti la pasta “Tosca”, ma anche nuove produzioni di nicchia come la birra toscana. In questi anni Toscana Cereali è stata il primo concessionario del marchio Agriqualità, sono stati fatti decisivi ed onerosi investimenti come gli acquisti ed il potenziamento dei centri di stoccaggio di Gallina (in Val d’Orcia) e di Colonna del Grillo (Castelnuovo Berardenga); la costituzione della Bottega degli Agricoltori, il riconoscimento di organizzazione di produttori. Inoltre – aggiunge Rossi -, siamo entrati a far parte della filiera di vendita di grano duro a Barilla, abbiamo avviato la filiera del Pane Agriqualità, del Pane del Mugello e del Toscano verso il riconoscimento della DOP. Sono poi state costituite della società Agricola Val d’Orcia e Crete Senesi e della società agricola Valtiberina, quest’ultima operativa e necessaria per rilevare il Molino di Sansepolcro». «Il presidente Marretti – conclude Heinzmann – lascia con la chiusura di un bilancio positivo, in crescita del 50% rispetto al precedente in termini di fatturato; un passaggio di testimone quindi di una società cooperativa sana ed in forte crescita».

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