“Violenza con omicidio contro privati nemici, pluriaggravata e continuata”.  È il lontano 2006 quando il Tribunale Militare di La Spezia, grazie al lavoro del procuratore Militare Marco De Paolis, emette la sentenza di colpevolezza per i tedeschi  Max Milde e Siegfried Boettcher. “Violenza con omicidio contro privati nemici, pluriaggravata e continuata”, questa la sentenza poi ribadita in appello nel 2007. Oggi  giustizia è fatta e, a settanta anni dal massacro, il Consiglio Comunale di Civitella in rappresentanza dei cittadini accoglie il procuratore De Paolis e gli conferisce la cittadinanza onoraria. Alla celebrazione che si è svolta nella sala del Comune di Badia al Pino erano presenti oltre al Procuratore il sindaco di Civitella Ginetta Menchetti, il sindaco del Comune tedesco gemellato di Kaempfelbach Udo Klainer con trenta rappresentanti della comunità e  i cittadini di Civitella insieme a Ida Balò delegata dell’associazione “Civitella Ricorda”.

Una memoria divisa «Per molti anni la conoscenza della strage di Civitella non ha oltrepassato i confini del Comune. Oggi se lo stato italiano e il mondo intero riconoscono la veridicità e l’efferatezza del massacro è soprattutto grazie al Dottor De Paolis – ha detto il sindaco di Civitella Ginetta Menchetti – . Prima del suo arrivo tutta la documentazione raccolta era praticamente passata inosservata. È grazie al suo impegno  che i documenti diventano prove e vengono inseriti a pieno titolo nella storia d’Europa».

L’emblema di un parodosso «L’onore nel ricevere questo importante riconoscimento è davvero grande.  Permettetemi di dire che è  però  l’emblema di un paradosso – afferma il Procuratore Militare De Paolis-. Ho semplicemente svolto con fermezza  il lavoro che per sessanta anni la Giustizia si è rifiutata di fare. È forse questa l’ingiustizia più grande oltre al crimine, essere stati ignorati dallo Stato Italiano». «Essere qui oggi è il simbolo di un impegno reale e vissuto di pace- ha aggiunto il Sindaco di Kaempfelbach Ugo Klaimer– che non si ferma certo oggi ma vuole crescere forte nel tempo».

Dopo il conferimento della pergamena che attesta la cittadinanza e la firma nel libro dei cittadini onorari da parte di De Paolis, le celebrazioni sono proseguite con la presentazione da parte di Ivo Biagianti del  libro “Perdonare mai dimenticare (Forgive but never  forget)” di Santino Gallorini. Il volume è una toccante raccolta dei pensieri più significativi provenienti da ogni parte del mondo, collezionati nel libro delle visite della  “Stanza della Memoria” di Civitella dal 2004 ad oggi.  La mattinata di commemorazioni si è chiusa con la consegna da parte del sindaco Menchetti dei Picchetti della città di Civitella agli ospiti, alle autorità e al Procuratore De Paolis.

05«È tardi ma non troppo tardi – ha concluso il nuovo cittadino di Civitella De Paolis – dopo tutti questi anni dalla strage e dopo questo ritardo ingiustificabile della Giustizia italiana, oggi abbiamo riconosciuto dalla legge questo crimine contro l’umanità. Anche se la sentenza è solo per due dei diciassette imputati,  perché altri sono deceduti o malati, realmente e moralmente rispondono al crimine due decine di ufficiali e soldati nazisti. Questi numeri fanno arrabbiare molti ma non tolgono nulla al valore della condanna, giustizia è stata fatta e giustizia non significa vendetta».

 

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