Allievo prediletto del leggendario Sergio Fiorentino, vincitore del Premio Busoni 2005, Giuseppe Andaloro è oggi tra i massimi pianisti a livello internazionale. E grande è l’attesa per il doppio appuntamento che domenica 18 e lunedì 19 giugno lo riporta al fianco dell’Orchestra da Camera Fiorentina, affidata alla bacchetta di Piero Romano. A fare da cornice saranno le opere e la storia del Cenacolo di Santa Croce a Firenze (ore 21 – biglietti 20/15 euro), sala trecentesca affrescata da Taddeo Gaddi.

Il concerto Ad esaltare le doti di Andaloro sarà invece un capolavoro mozartiano, il concerto per piano e orchestra “Jeunehomme” composto per una pianista francese “giunta dal gran mondo a sconvolgere Salisburgo, con una ventata di profumo mondano”, per dirla con le parole del musicologo Bernhard Paumgartner. Una cosa è certa, Madame Jeunehomme doveva essere una gran virtuosa, viste le difficoltà che affiorano dal brano. Pianoforte battagliero e vigoroso che segna anche quel processo di integrazione fra solista e orchestra, d’irrobustimento dello spessore discorsivo e drammatico congiunto, di cui Mozart è stato magnifico precursore. Allo “Sturm una Drang”, anche se nella sua accezione sentimentale e patetica, ci porta invece la “Trauer-Symphonie” di Franz Joseph Haydn che chiuderà il programma, mentre l’apertura sarà riservata ad un brano di un giovane compositore contemporaneo, “Sassifraga” di Neri Monici.

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