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Il 77% dei toscani, soprattutto i giovanissimi, dichiara di avvertire una crescita della solitudine nell’ultimo anno, con la pandemia Covid-19: è quanto emerge dalla ricerca “Opinione pubblica e volontariato in Toscana”, condotta dal Cesvot – Centro servizi volontariato Toscana in collaborazione con Sociometrica.

Una sezione dell’indagine è stata dedicata a indagare l’impatto dell’epidemia sulla psiche collettiva.

Cresce la diffidenza tra i giovani

Il 40,1% dei toscani dichiara che è cresciuta più la diffidenza che la solidarietà e, ancora una volta, sono i più giovani a denunciare una crescita della diffidenza. Da segnalare anche l’impatto che ha avuto sulla popolazione la chiusura dei circoli ricreativi a causa del Covid: per il 79% delle persone questi luoghi di aggregazione svolgono un ruolo importante e/o fondamentale. Nell’indagine inoltre è stato chiesto se, alla luce della pandemia, sia da considerare migliore un modello fondato sui grandi ospedali o uno più centrato sui presidi territoriali: il 38,6% ha detto di preferire una presenza più capillare nel territorio. Si è chiesto poi quale peso dovesse avere il Terzo settore nella sanità, e l’86% degli intervistati ha dichiarato un ruolo fondamentale e/o importante principalmente sulle seguenti attività: assistenza domiciliare 58,2%, trasporto sanitario 30%, consegna dei farmaci a domicilio 28%, attività di supporto nelle maxiemergenze 18,9%.

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