Ricordi d’Africa, l’amore per la natura e la passione per le donne. Martedì 30 settembre a Siena sarà inaugurata “La memoria e il simbolo”, la mostra di Corrado Ferrero che resterà visibile nella Casa della Città a Palazzo Patrizi fino al 19 ottobre. Vernissage alle ore 17,30.

L’amore per l’Africa su tela – L’artista, nato ad Asmara nel 1937, ha trascorso in Eritrea la sua infanzia e la sua giovinezza fino a quando, nel 1967, insieme alla moglie e alle due figlie fu rimpatriato in Italia come profugo in seguito alla guerra scoppiata per la liberazione del suo paese. Per tutti questi anni ha risieduto a Siena e si è impegnato con dedizione nella professione di ottico, fino al raggiungimento della pensione, ma senza mai abbandonare la pittura, una passione, fin da giovanissimo, coltivata da autodidatta, come il disegno e la poesia dimostrando in queste arti estro, fantasia e originalità. Nella sua personale l’Eritrea emerge l’amore per la natura che anima e ispira in gran parte le sue opere. L’inchiostro di china colorato o nero e la tecnica preferita che di per sé denota sicurezza e autenticità del segno, insieme alla fluidità della linea, esprimono una sorta di auto analisi interiore che si manifesta in immagini quasi oniriche, cariche di simbologia. La figura della donna, principio di vita, è spesso presente sotto varie forme in opposizione a quella dell’uomo, elemento di morte.Atri temi ricorrenti nella sua produzione sono la figura del Budda, simbolo di profondità spirituale e ricchezza di rapporti umani. Lo spirito di pace. E i ricordi dell’Africa.

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