PECCIOLI (PI) – «Mi chiamo Ergi, ho 8 anni. E da grande voglio fare il sindaco».
È iniziato con questa frase, detta davanti alla porta dell’ufficio del sindaco di Peccioli Renzo Macelloni, l’inaspettato dialogo tra un primo cittadino al settimo mandato e un bambino con il sogno di diventare come lui. Ergi non aveva l’appuntamento, ma ha convinto la mamma a portarlo in Comune per incontrare Macelloni, guardarlo negli occhi e dirgli quella frase senza tremare.
Ergi vive a Peccioli da sempre, figlio di una coppia arrivata dall’Albania poco prima della sua nascita. Frequenta la scuola con entusiasmo, studia volentieri e ha un’idea di politica molto semplice: aiutare gli altri, rendersi utile, fare qualcosa di concreto.
«Mi piacerebbe diventare sindaco, ma prima devo studiare tanto», ha spiegato. Macelloni ha risposto ridendo: «Diventerai più bravo di me. Io, ai compiti, ero un po’ discolo».
Il sindaco racconta di aver saputo all’ultimo minuto che un bambino voleva incontrarlo e di averlo fatto entrare subito. «Sono il nostro futuro. Parlare con loro ti rimette a fuoco le cose», ha spiegato.
Gli è piaciuto il modo in cui Ergi si è guardato intorno, curioso, attento, quasi a voler capire come funziona davvero il posto dove si prendono le decisioni. Macelloni lo ha ascoltato con curiosità: non capita tutti i giorni che un bambino si presenti con una dichiarazione d’intenti così secca.
Prima dei saluti, il sindaco gli ha messo sulle spalle la fascia tricolore per una foto ricordo. Ergi l’ha indossata con un misto di orgoglio e concentrazione, come se non volesse rovinare il momento. Ha ricevuto due libri (Tutto è speciale se osservi bene di Mazzucchelli e Telli e il volume su Peccioli del Touring Club) più un sacchetto di caramelle gommose, il regalo che ha apprezzato con la reazione più spontanea. «Il futuro è tuo, Ergi – è stato il saluto del sindaco -. Noi tifiamo per te!».







