LIVORNO – Il porto di Livorno si avvia ad avere una sua nuova, importante, fisionomia. E’ stato firmato il contratto di appalto che permetterà di realizzare le necessarie opere marittime di difesa e dragaggio, primo passo verso la futura realizzazione della piattaforma Europa, da cui dipende lo sviluppo a mare di quella che, da sempre, è la principale porta d’ingresso della Toscana.

A sottoscrivere l’accordo sono stati il commissario straordinario dell’opera, Luciano Guerrieri e il procuratore speciale Carlo Alberto Marconi in rappresentanza della Sidra, l’impresa capogruppo mandataria del raggruppamento temporaneo di impresa formato, oltre che dalla Società italiana dragaggi, da Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Sales e Fincosit.

“Questa opera – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – non solo cambierà il volto di questo porto, ma avrà anche un impatto rilevante su tutto il sistema portuale toscano, in particolare dell’alto Tirreno, in chiave di ammodernamento e di sviluppo dello stesso”.

Lunedì scorso la Giunta regionale ha approvato attraverso una specifica delibera l’accordo di programma che è stato siglato a Livorno. Le opere marittime di difesa e dragaggio del porto costeranno complessivamente 450 milioni di euro. Il contributo regionale previsto ammonta a 200 milioni.

“Questa firma segna il rilancio dello scalo di Livorno ed è un segnale di rinascita”, ha aggiunto il presidente Giani. “In prospettiva, contestualmente all’avvio dei lavori che scaturiranno dall’appalto odierno, attraverso un altro appalto, autonomo da questo, avvieremo poi la gara per il terminal vero e proprio, per il quale saranno coinvolti anche soggetti privati. La darsena Europa sarà il fulcro del futuro sviluppo del maggior porto toscano”.

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