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Gli studenti nordamericani a Firenze potranno seguire i corsi senza gli attuali appesantimenti burocratici legati alle procedure del permesso di soggiorno, usufruendo della nuova dichiarazione di presenza valida 150 giorni: è quanto prevede la modifica al testo unico sull’immigrazione, promossa a livello nazionale, e partita dal confronto tra l’assessore all’università e ricerca di Palazzo Vecchio Elisabetta Meucci e l’associazione Aacupi (Association of American College and University Programs in Italy) col segretario Fabrizio Ricciardelli. Secondo i dati Aacupi, a fine febbraio, erano circa 9.000 gli studenti dei programmi promossi dall’associazione con corsi fino al maggio successivo, costretti a rimpatriare in pochi giorni causa Covid. In estate sarebbero dovuti arrivare altri 10.000 studenti, numero che sarebbe dovuto salire a 12.000 da fine agosto a dicembre.

Normativa moderna per il rientro degli studenti Come spiega Meucci «l’emendamento al testo unico sull’immigrazione è un grande risultato per Firenze e per tutto il mondo universitario locale e nazionale, perché introduce una moderna normativa che favorirà enormemente il ritorno in città e in Italia degli studenti nordamericani e non solo, con conseguenti ricadute economiche positive per il territorio». La nuova norma «consente agli studenti che rimangono in Italia per motivi di studio, per non oltre 150 giorni, di evitare la farraginosa procedura per il permesso di soggiorno, presentando invece una ‘Dichiarazione di presenza’, accompagnata da una ‘Dichiarazione di garanzia’ da parte del legale rappresentante dell’università di riferimento o da un suo delegato».

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