PIETRASANTA – Ennesimo incidente mortale sul lavoro in Toscana. Questa mattina in un laboratorio di marmo a Pietrasanta (Lucca) un addetto di 54 anni è rimasto travolto da due lastre di marmo in una ditta sulla via Aurelia.

L’uomo, sposato e con una figlia viveva a Ripa, frazione di Seravezza (Lucca). Secondo una ricostruzione dell’incidente l’uomo stava spostando delle lastre per la pulizia del piazzale, quando è rimasto schiacciato e purtroppo è deceduto all’istante. Sul posto è intervenuta l’automedica del 118, ma è stato possibile solo constatare il decesso, purtroppo non era ormai possibile salvarlo. Sono intervenuti anche gli operatori della Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro della Asl (Pisll), oltre ai carabinieri.

Cgil: «Fermiamo questo stillicidio»

«Ieri a Livorno, oggi a Castiglion Fiorentino, a Pietrasanta e a Napoli. Le ennesime stragi sul lavoro. Fermiamo questo stillicidio e rafforziamo immediatamente l’attività ispettiva e la formazione, si introduca una patente a punti per tutte le aziende. Basta inattività». Lo scrive su twitter la Cgil nazionale dopo gli ultimi incidenti sul lavoro.

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Domani sciopero di 8 ore del settore del marmo

Per domani le sigle sindacali FenealUil – FilcaCisl – FilleaCgil di Lucca e di Massa Carrara hanno proclamato uno sciopero di 8 ore in tutto il distretto del marmo apuo-versiliese: «Purtroppo l’escalation degli infortuni gravi successi nelle cave a Carrara la scorsa settimana è culminata oggi con un infortunio mortale in un piazzale di marmo in Versilia – scrivono i sindacati in una nota -. Non è possibile andare avanti così! È giusto fermarsi tutti e riflettere. Trovare la forza di continuare a lavorare come se nulla fosse successo non è possibile”. Secondo i sindacati “dopo un periodo positivo la situazione degli infortuni nel settore sta di nuovo precipitando, sicuramente stiamo di nuovo tutti sbagliando qualcosa. Noi vediamo troppi lavoratori fare due, tre cose contemporaneamente, e nei piazzali ci sono operai a movimentare carichi pericolosi da soli”. I sindacati affermano che “è necessario vederci in faccia urgentemente tra datori di lavoro, lavoratori, sindacati, istituzioni e Ausl per trovare soluzioni».

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