Foto pagina Facebook Antonio Mazzeo

CASCINA – Un fiore e la Costituzione sulla tomba di Gregory Summers, giustiziato in Texas nel 2006 e sepolto, per sua volontà, a Cascina (Pisa).

Con questo gesto simbolico, davanti alla lapide sui è scritto “Dal braccio della morte, all’abbraccio di Cascina”, il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha dato il via questa mattina, martedì 30 novembre, alle celebrazioni per la Festa della Toscana, istituita per ricordare le riforme leopoldine che nel 1786 portò il Granducato di Toscana, primo stato al mondo, ad abolire la pena di morte.

«Non c’è giustizia dove c’è violenza»

«Summers – ha ricordato Mazzeo – prima di essere giustiziato ebbe una fitta corrispondenza con i ragazzi della scuola media di Navacchio e come ultimo desiderio prima dell’esecuzione della sua condanna a morte chiese di essere seppellito a Cascina. E oggi, in occasione della Festa della Toscana, siamo qui per ribadire che non c’è giustizia dove c’è violenza. In metà degli stati del mondo è in vigore la pena di morte. La Toscana, invece, è sempre dalla parte giusta della Storia, ricordando il passato e attualizzandolo al presente, per ribadire la necessità che ciò che accade in tanta parte del mondo non accada mai più».

Con Mazzeo erano presenti alla cerimonia Michelangelo Betti, sindaco di Cascina, il presidente del Consiglio comunale Mirko Guainai, il vicesindaco Cristiano Masi e il consigliere Nicola Santini.

Articolo precedenteSan Gimignano, Piazza delle Erbe intitolata a Teresa Sarti e Gino Strada
Articolo successivoDalle stelle al Teatro di Scandicci. Comicità leggera e stralunata in scena