Una manifestazione sindacale

FIRENZE – Braccia incrociate per Pasqua e Pasquetta. “Chiuso per festeggiare” è lo slogan dello sciopero proclamato
da Filcams Cgil Toscana e UILTuCS Toscana.

“Lasciare aperti i negozi nelle festività pasquali è un gesto in contrasto con i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori – hanno evidenziato i sindacati -. Il commercio è da sempre uno dei settori più colpiti da un consumismo insostenibile che vuole negozi sempre aperti e addetti costretti in un modello di società che non consente più di conciliare i tempi di vita e lavoro”.

Con la serata le sigle cercano di spingere le aziende a una riflessione. “Noi siamo convinti che si debba cercare un altro modello di riferimento nel commercio, che vada oltre il consumismo e le aperture indiscriminate – ha detto Marco Conficconi, segretario generale UILTuCS Toscana – Recuperare una dimensione sociale e familiare del riposo festivo è una necessità contro le liberalizzazioni sbagliate che illudono di dare crescita economica, ma creano solo dumping sociale e salariale. I diritti e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori del commercio non sono merce in vendita”.

Presa di posizione rilanciata da Stefano Nicoli, segretario generale Filcams Cgil Toscana: “Non diciamo solo no al lavoro festivo, ma dobbiamo rivedere i tempi e i modi del commercio, ripensare il ruolo dei centri commerciali, riflettere sull’apertura continua di grandi strutture, un processo che non tiene minimamente in considerazione la sostenibilità ambientale, urbana e sociale. Difendiamo il diritto di vivere le feste per valorizzare la vita delle persone”.

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