FIRENZE – Stop al cemento. Per gli imprenditori fiorentini dell’immobiliare, in vista anche delle elezioni, la priorità è la valorizzazione delle case esistenti.

“I posti letto negli alberghi non bastano e nelle case si soggiorna più a lungo. Destagionalizziamo i flussi sempre più in crescita. Utilizziamo immobili pubblici vuoti per residenti, lavoratori e turisti”, fanno sapere. “Da qui ai prossimi 50 anni il numero di turisti a Firenze andrà sempre più a crescere, questi enormi flussi vanno necessariamente gestiti – sottolineano gli imprenditori dell’immobiliare -. Bisogna pensare a dove queste persone potrebbero soggiornare e farli stare in quelle case che non vanno più bene al fiorentino è, probabilmente, la cosa più sostenibile da fare. Molto più che costruire nuovi alberghi, residence, quindi cementificare ancora la città. Puntare, dunque, sulle case già esistenti”.

Anche per rendere più accessibili la città, segnata adesso da una corsa dei prezzi: “Se il centro di Firenze, da piazza Duomo a Ponte Vecchio, registra affitti elevati, evidentemente chi è a basso reddito ha bisogno di altre sistemazioni. La politica è chiamata a mettere mano a quella montagna di immobili pubblici vuoti. Si potrebbero ricavare abitazioni da affittare a prezzi calmierati per le categorie meno abbienti”.

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