FIRENZE – Firenze si riscopre sempre più insicura. A meno di un anno dall’ultimo report del Sole 24 Ore che già segnalava dati preoccupanti.
Il capoluogo toscano peggiora ulteriormente la propria posizione nell’Indice della Criminalità 2024: dal terzo al secondo posto tra le città italiane con più reati denunciati, superata solo da Milano.
Un quadro allarmante dai numeri ufficiali
Secondo il primo rapporto Univ-Censis “La sicurezza fuori casa”, nel 2024 la provincia di Firenze ha registrato 64mila denunce, piazzandosi al quinto posto assoluto dopo Roma (271mila), Milano (226mila), Napoli (132mila) e Torino (128mila). Tuttavia, il dato più significativo riguarda l’incidenza dei reati rispetto alla popolazione: Firenze conquista la seconda posizione nazionale con 65,3 reati denunciati ogni mille abitanti, superando città come Roma (64,1), Bologna (60,9) e Torino (58,5).
Anche altre province toscane si distinguono: Prato si conferma settima con 51,3 denunce ogni mille abitanti, mentre Massa-Carrara entra nella top ten per incremento di denunce rispetto al 2023 (+8,7%).
Microcriminalità e violenza: le cifre dietro la percezione
L’aumento dei reati è trainato soprattutto dalla microcriminalità: rapine, borseggi e scippi sono in crescita in tutte le grandi città turistiche, compresa Firenze, dove il fenomeno sembra strettamente legato al massiccio flusso di visitatori. Nell’area metropolitana fiorentina, nel 2023 si sono registrate 1.351 rapine (136 ogni 100mila abitanti), mentre le denunce per violenze sessuali sono state 171, dato che pone Firenze al quarto posto nazionale nonostante un leggero miglioramento rispetto al 2022.
I reati legati agli stupefacenti restano significativi: 514 denunce per spaccio e 31 per produzione e traffico, per un totale di 756 segnalazioni.
La paura cresce, soprattutto tra le donne
La percezione di insicurezza è ormai diffusa: il 75,8% degli italiani (e l’81,8% delle donne) ritiene che negli ultimi cinque anni sia diventato più pericoloso camminare per strada; il 67,3% delle donne ha paura quando rientra a casa la sera o di notte. La paura si traduce in comportamenti concreti: il 38,1% degli italiani ha rinunciato almeno una volta a uscire di casa per timore di subire un reato, percentuale che sale al 52,1% tra i giovani.
Le donne risultano particolarmente esposte: il 25,6% ha subito almeno una molestia sessuale, il 23,1% uno scippo o un borseggio e il 29,5% è stata seguita da uno sconosciuto. I dati sulle violenze sessuali sono in crescita: nel 2024 in Italia si sono registrati 6.587 episodi, con un aumento del 34,9% negli ultimi cinque anni.
Il contesto nazionale: reati in aumento dopo la pandemia
A livello nazionale, il 2024 segna il ritorno alla crescita dei reati denunciati, per la prima volta dal 2013: sono stati oltre 2,38 milioni, con un incremento del 3,8% rispetto al 2019 e del 2% rispetto al 2023. In particolare, sono aumentate le rapine (+24,1%), i borseggi (+2,6%) e gli scippi (+7,9%).
Le grandi città turistiche come Milano, Roma e Firenze guidano la classifica delle province meno sicure, con una recrudescenza di reati predatori e violenti che colpisce soprattutto chi vive e lavora nei centri storici.