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Circa 300 persone hanno partecipato ieri pomeriggio in piazza Grande a Lucca al presidio per chiedere la liberazione del documentarista lucchese Gabriele Del Grande, arrestato in Turchia dove stava raccogliendo informazioni per un libro sull’Isis. Alla manifestazione lucchese, promossa dalla Caritas ed altre associazioni, erano presenti tra gli altri il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini e il governatore toscano Enrico Rossi. «Da ora in poi siamo in stato di mobilitazione, come ci ha chiesto lui» sono le parole del presidente della Toscana postate su Fb. In piazza anche il consigliere regionale del Pd Stefano Baccelli secondo il quale è «doveroso, necessario e inevitabile mantenere altissima l’attenzione, mobilitarsi in ogni modo e far sentire la massima vicinanza a lui e a tutta la sua famiglia, in queste ore terribili di angoscia. Ed è importante che lo faccia la sua città, Lucca».

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Padre del giornalista: «Grazie a tutti per l’affetto» «Per ora sia l’avvocato che il Consolato non sono riusciti a parlare con Gabriele, quindi novità importanti per adesso non ci sono» ha detto il papà di Gabriele, Massimo Del Grande. I genitori del giornalista  abitano a Panicagliora, un piccolo paese della montagna pistoiese, dove gestiscono un bar-osteria. «Tutte le manifestazioni di affetto che si stanno moltiplicando in giro per l’Italia – ha detto ancora Massimo Del Grande – ci fanno un immenso piacere: oggi la manifestazione a Lucca, stasera un’altra manifestazione a Pescia voluta dal sindaco Oreste Giurlani, e poi quella prevista per sabato a Palermo e tutte le altre iniziative che si stanno aggiungendo in varie città, dimostrano che la libertà è un bene importante a cui tutti tengono e contribuiscono a non farci sentire soli».

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