ctil_ggwiaakk3gNon bisognerebbe farsi ingannare dal punteggio finale di Fiorentina-Qarabag di Europa League di ieri sera ma alla fine la tentazione è inevitabile. Servono 39 minuti alla formazione gigliata guidata da Paulo Sousa per sfondare il muro azero eretto dalla squadra di Gurban Gurbanov, ed alla fine a raccogliere i frutti di una manovra che ci ha messo un po’ a carburare è soprattutto Babacar, autore di una doppietta, che pero’ deve dire grazie a Kalinic, autore della punizione da cui nasce l’1 a 0. I gigliati grazie a questo successo passano in testa al proprio girone di Europa League. Molto buone le prove di Maxi Olivera e Cristoforo, assist man sulla rete di Kalinic, mentre luci ed ombre dall’esperimento Bernardeschi interno di centrocampo. Nella ripresa fra le notizie l’ingresso di Vecino, poi di Federico Chiesa ed infine di Zarate. Per l’argentino una doppietta, di cui una splendida su punizione, ed una dedica alla moglie con una sotto maglia con la compagna colpita da un tumore al seno, asportato, nell’estate da poco terminata. A tempo scaduto Ndolu lenisce il risultato finale per gli azeri per il Qarbag.

Sousa: «Contento per Zarate ma non sono soddisfatto» Il Paulo Sousa presentatosi in sala stampa nel post gara non si è mostrato contento, anzi. «Non sono molto soddisfatto dell’approccio per la nostra partita, abbiamo sottovalutato i nostri avversari, questo non mi è piaciuto per niente- ha sottolineato l’allenatore portoghese – Non mi è piaciuto neanche aver subito il gol nel finale. Abbiamo mancato di rispetto per il nostro avversario, che aveva già giocato molto bene in passato e stasera lo hanno dimostrato all’inizio della gara. Gia’ l’anno scorso avevamo pagato circostanze simili. Un episodio stasera ha condizionato la gara. Io lavoro per avvicinare la squadra a cercare sempre la vittoria. La vittoria è importante come segnale, ma lo è anche il numero di gol realizzati. Sono molto soddisfatto per tanti altri segnali visti. Stiamo lavorando su Babacar e Kalinic insieme, però ogni avversario comporta le sue difficoltà. Io devo lavorare su tutti i miei uomini, quello che mi interessa è la finalizzazione». Molto contento Paulo Sousa invece per il ritorno al gol di un giocatore che stasera ha segnato una doppietta. «Sono contento per Zarate – ha sottolineato il tecnico gigliato- La vita è piena di emozioni. L’opportunità che ha avuto di concretizzare in campo stasera gli ha dato una gioia per sé e per la sua famiglia. Sono felice perchè si sta avvicinando alla migliore condizione. Maxi Olivera? Non è un caso che abbia giocato con Kalinic e Babacar insieme in attacco. Vogliamo migliorare la nostra fase di cross, la fase del nostro ultimo passaggio, e crescere di condizione. Vecino sta crescendo, si sta trovando, è un giocatore che l’anno scorso è stato molto importante. Cristoforo si è già integrato, è un giocatore intelligente ed ha esperienza internazionale. Si è inserito bene».

Il caso Dragowski Il caso del giorno in casa viola riguarda invece il portiere Dragowski lamentatosi ai media polacchi per il suo scarso utilizzo in maglia gigliata da inizio stagione. «Il direttore sta risolvendo la questione – ha concluso Paulo Sousa – Io sono molto chiaro con tutti, quindi non ho bisogno di ripetermi».

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