Luca Regina_katastrofa_1“I Profeti” arrivano nell’aretino per un nuovo appuntamento con il festival “Utopia del buongusto”. Domenica 3 luglio nel centro storico di Piantravigne (Terranuova Bracciolini) sono due gliu eventi speciali in programma: in prima nazionale dalle 19 in poi nelle vie del centro, il Teatro delle sfide presenta “I Profeti”, spettacolo di strada , itinerante  e di teatro a contatto, con Francesco Bianchi, Marco Fiorentini, Fabrizio Liberati, Mario Tognarelli; mentre alle 21,15 sul palcoscenico, Guascone Teatro in “Balcanikaos”.

I Profeti Quattro mendicanti, pellegrini, viandanti profeti , imbonitori, venditori, quattro messaggeri medievali arrivati fino a Piantravigne  (perchéè da qui che nascerà la nuova umanità più felice). Uno spettacolo buffissimo e coinvolgente che ironizza molto sulla voglia molto umana (e poco probabile)  di conoscere il proprio futuro. Se non si è già abbastanza rassicurati dall’oroscopo, dalle previsioni meteo, quelle del traffico autostradale, da tutte le analisi mediche ed indagini preventive su colesterolo, pressione sanguigna, andamento della borsa, se neanche i maghetti di provincia rassicurano con i loro fondi di caffè, letture della mano e della lingua. Allora si può passare direttamente ai “Profeti”. Lo sapranno leggere negli occhi ed ovunque si sia nascosto il futuro. Basterà essere presenti a Piantravigne, la nuova città eletta dal Cielo.

Balcanikaos  Utopia del buongusto senza Balcanikaos in programmazione si trasformerebbe di colpo in una “distopia”, e tanto meno si potrebbe parlare di “buongusto”: infatti, da numerosi lustri (più di 600 repliche!)questo spettacolo teatral-musicale vive i palchi che di volta in volta ospitano le serate del festival. E lo fa ogni volta nel modo più irriverente e birbante possibile con storielle nuove e improvvisazioni ardite. Autori di “note” come Bregovic, Kusturica, Kocani orchestra e molti altri duettano con altrettanti autori di “parola” come Hasek, Hrabal, Kafka o Rilke in una serata che vi farà sognare l’ est e le terre dei nostri vicini di casa. Il buon soldato Svejk, tra un colpo di pistola e l’ altro vestirà i panni di un traghettatore un po’ malinconico e vi porterà a spasso tra le sonorità, le tradizioni, gli odori, le feste, i colori zingari, i loro viaggi, le scorribande nel mondo dell’ umorismo Yiddish. Chi ancora tra di voi non ha visto – e vissuto – questo spettacolo ha l’ obbligo morale di essere presente questa sera; gli altri invece sanno bene quello di cui si parla: dopo il primo boccone non è più possibile farne a meno!

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