img1024-700_dettaglio2_Carlo-Conti-AgfChiamatelo pure il Festival del giglio magico. La principale kermesse della musica italiana infatti che ogni anno si tiene in Liguria, quest’anno si può dire che ha tutti i connotati per essere etichettata come una manifestazione dal forte sapore toscano, per non dire essenzialmente fiorentino, se è vero che oltre al conduttore Carlo Conti, ci sono tutta una serie di personaggi che fanno dal Festival di Sanremo, un punto di ritrovo per artisti che sono partiti o hanno il loro baricentro, nella regione che ha come capoluogo Firenze. E così se la definizione Giglio magico viene data ad amici e conoscenti che il Premier Matteo Renzi, ex primo cittadino della città che ha dato i suoi natali a Dante Alighieri, ha portato a Roma, nella sua avventura da primo ministro; così l’ex storico conduttore di programmi quali Vernice Fresca, Aria Fresca o Succo d’Arancia, nonché speaker di emittenti come Lady Radio e Radio Firenze, vede quest’anno sul palco dell’Ariston insieme a lui cantanti quali Marco Masini, Fabrizio Biggio del duo ‘I soliti idioti’, mentre a ‘Radio 2’, l’emittente ufficiale del Festival di Sanremo, uno dei conduttori è Gianfranco Monti.

Facendo due Conti «Effettivamente dovunque ti giri vedi persone che potresti incontrare per Firenze ogni giorno – racconta proprio il classe ’58 storica Iena del duo Lorenzini e Monti – Non mi stupisce che vi sia tutta questa attenzione per il panorama toscano, del resto la nostra regione è sempre stata all’avanguardia nel cinema, nella musica e nel teatro, e per un Festival che vuole rilanciarsi, c’era bisogno di un conduttore bravo e preparato come Carlo Conti che partendo da una formazione regionale, ha saputo ritagliarsi uno spazio importante sulla Rai». Marco Masini è ormai un volto storico ogni qualvolta c’è il Festival della canzone italiana, vinto nel 1990 nella sezione giovani, e nel 2004 fra i Big, eppure non rinnega affatto la sua formazione musicale toscana. «Se c’è molta attenzione per noi vuol dire che la tanta gavetta fatta nei festival di paese, come ce ne sono tantissimi in Toscana, è servita a qualcosa – spiega nel day after della prima serata di Sanremo, che ha richiamato il 49% di share davanti alla televisione –. Io penso che sia un orgoglio per un senese come per un pistoiese sapere che c’è una persona conosciuta nei week-end magari di una sagra o una commemorazione popolare, che oggi calca uno dei prosceni piu’importanti a livello italiano».

Come allo stadio Franchi Chi si diverte un mondo al suo primo Festival da protagonista è Fabrizio Biggio. «La cosa piu’bella dei primi giorni di Sanremo è che abbiamo ricevuto tantissimi complimenti al nostro pezzo per il testo e questo vuol dire che se si diceva un tempo che la lingua italiana è nata sciacquando i panni in Arno, nel 2015 ancora la radice linguistica toscana la fa da padrone» racconta proprio il prossimo 41enne nato televisivamente parlando a Canale 10 e poi approdato ad Mtv. Fra i protagonisti del Festival 2015 in salsa toscana c’è anche Irene Grandi. «La mia anima rock si è formata all’ombra di Piazza Santo Spirito a Firenze ma è cresciuta soprattutto nei concerti bellissimi di Capodanno che ho tenuto a Siena o al Pistoia Blues. Mi auguro davvero che tutta questa nuova ventata musicale, che ha visto ad esempio portare al successo i Baustelle, rilanci eventi come Arezzo Wave dove tanti gruppi sono emersi al grande pubblico». Un ultimo pensiero da Sanremo lo regala Raf, che ufficialmente è nato a Santa Margherita ma che a Firenze ha studiato architettura e dove ha creato i suoi primi pezzi di successo. «Ma che Festival di Sanremo, qui sembra di stare allo stadio Franchi: ieri sono sceso dal mio albergo per fare colazione, ho incontrato Marco Masini che mi ha fatto un sorrisone e mi ha detto: «Hai visto che gol Diamanti?», ed io gli ho risposto: «Ed adesso Mario Gomez deve trascinarci contro il Tottenham». La Fiorentina la fa da padrona anche qui, altro che musica e basta».

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