Nuovo pg Marcello Viola
Foto Ansa

«Occorre prestare grande attenzione, in una regione importante come la Toscana, caratterizzata da grande dinamismo e da vivacità economica di primario rilievo, al rischio di infiltrazioni e di radicamento di organizzazioni di stampo mafioso, connotate dalla elevata capacità di penetrazione in importanti settori produttivi, bisogna pertanto rifuggire da ogni forma di sottovalutazione della questione, che rischia di favorire la dinamica espansiva di tali organizzazioni criminali». Lo ha detto il nuovo Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Firenze, Marcello Viola, nel suo saluto alla cerimonia di insediamento al Palazzo di Giustizia di Firenze.

«Rafforzare l’azione repressiva nei confronti della criminalità» Viola, 59 anni, finora a capo della Procura di Trapani, ha anche sottolineato la necessità di «rafforzare l’azione repressiva nei confronti di una criminalità che ha come fine quello della formazione di illecite ricchezze. Sarà quindi mia cura approfondire con i procuratori della Repubblicai temi relativi ai modelli organizzativi esistenti in materia di misure patrimoniali nei procedimenti penali e di prevenzione; e sollecitare il costante interscambio di notizie relative ai cosiddetti reati-spia, che potrà consentire una completa visione dei più rilevanti fenomeni criminali esistenti sui rispettivi territori».

Mafia: Dia Catania confisca beni per tre milioni di euro«Le mafie vanno dove ci sono soldi» Il neo-Procuratore Generale di Firenze ha anche spiegato che «dove c’e’ un interesse economico significativo, c’e’ un interesse delle mafie. Le mafie vanno dove ci sono soldi e fonti di spesa»: quindi, rifacendosi alla sua esperienza siciliana, il Magistrato ha ricordato come esempi le frodi comunitarie sui fondi europei, gli appetiti criminali sulle energie alternative e sull’accoglienza ai migranti, e tra i reati-spia, usura in aumento rispetto agli standard abituali, danneggiamento, estorsioni, riciclaggio.

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