Vivarelli Colonna con la querela

GROSSETO – Antonfrancesco Vivarelli Colonna passe alle corte bollate. “In una logica di dignità istituzionale, corre l’obbligo di dare seguito a quanto già annunciato – ha sottolineato il sindaco di Grosseto -. In questo senso ho dovuto mio malgrado presentare querela alle autorità giudiziarie per quanto avvenuto nelle giornate del 20 marzo e del 25 aprile scorso”.

La premessa all’annuncio di una querela presentata in procura dopo le contestazioni ricevute in occasione della Festa della Liberazione. Secondo il primo cittadino “il diritto di critica è tollerabile, ma ciò che non lo è, è l’andare oltre e trasformare, come fatto da una parte dell’Anpi, un’opinione dissenziente in atti e fatti lesivi della dignità istituzionale e della persona – ha aggiunto -. Il volantinaggio non autorizzato, tentativo di interruzione dell’amplificazione audio nell’ambito del discorso commemorativo del sindaco, offese, ingiurie, il voltare le spalle e cantare ‘Bella ciao’ al fine di non consentire lo svolgimento della celebrazione, impedendo al sindaco stesso il normale esercizio delle proprie funzioni istituzionali”.

Il sindaco, assistito dal suo legale di fiducia Andrea Vasellini, chiede al procuratore della Repubblica di Grosseto “di esaminare gli atti rappresentati nella querela e valutare se esistano elementi sufficienti per procedere penalmente nei confronti dei soggetti ritratti in foto e video e di tutti coloro che, all’esito delle indagini, risulterebbero responsabili dei reati di diffamazione aggravata, tentativo di violenza privata e organizzazione di una contromanifestazione abusiva”.

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