La Residenza teatrale con spettacolo ideata da Angela Malfitano è la formula straordinaria che vede ogni anno l’incontro tra giovani attori del territorio e del resto d’Italia. Il progetto ha partorito “L’educazione europea”, lavoro tratto dal celebre e pluripremiato romanzo di Romain Gary, in scena il 15 agosto all’interno dell’esoterico e misterioso Bosco Isabella di Radicofani, intriso di riferimenti massonici, con piante che arrivano da tutte le parti del mondo (ore 21.30, ingresso 5 euro).

Il ricordo della Resistenza – In un contesto così particolare si ricorda il settantesimo anniversario della Resistenza europea attraverso una storia polacca, che aiuta a rivivere e condividere i motivi per cui dei giovani scelsero la clandestinità e la dura vita nella foresta durante l’occupazione nazista, avendo in mente valori come la solidarietà, la pace e la libertà, fondanti di una nuova Europa, opposti a quelli dell’educazione imposta nelle scuole dal Nazismo. La vicenda si svolge nel settembre 1942. Il personaggio centrale è Janek, un ragazzo che, nella spietata durezza del combattimento clandestino, conosce il freddo e la fame, l’orrore e la morte, senza che l’odio prenda il suo cuore. Grazie a Zosia conosce invece l’amore, attraverso lo studente partigiano Dobranski, il culto della libertà, e attraverso i suoi compagni di lotta, la grandezza dell’uomo. “L’educazione Europea” è il romanzo d’esordio di Romain Gary, e una delle sue opere più importanti. Gary lo scrisse quando era aviatore delle forze alleate durante la seconda guerra mondiale. Apparve nel 1945 e fu subito un grande successo. Sartre lo giudicò il miglior libro mai scritto sulla Resistenza.

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