FIRENZE  – “Sono state superate le diecimila presenze di profughi ucraini in Toscana”. Lo ha detto l’assessora alla protezione civile Monia Monni durante la riunione della consueta unità di crisi sull’accoglienza alla quale partecipano anche le prefetture toscane, i Comuni capoluogo, l’Anci, l’Upi, le strutture regionali competenti e le rappresentanze del mondo del terzo settore e del volontariato di protezione civile.

Nel dettaglio sono 10.028 profughi ucraini, di cui 4.272 minori; di questi sono 1.105 quelli accolti nelle strutture CAS e 784 negli alberghi di prima accoglienza, gestiti dal sistema di protezione civile regionale in collaborazione con Comuni e associazioni di volontariato, mentre i restanti sono in sistemazione autonoma.

All’unità di crisi hanno partecipato anche rappresentanti di UNHCR Italia, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di accoglienza nel mondo. Ed è stata l’occasione per illustrare loro il sistema toscano di accoglienza dei cittadini ucraini, basato sull’accoglienza diffusa, che poggia prioritariamente sui Cas, ma che ha attivato anche alberghi di prima accoglienza, che hanno permesso di dare un tetto a tutti coloro che hanno richiesto protezione sul nostro territorio. C’è stato un confronto sulle azioni che il dipartimento nazionale sta mettendo in atto per rafforzare il sistema di accoglienza, come l’attuazione del sistema accoglienza diffuso organizzato insieme al terzo settore ed all’erogazione del contributo di autonoma sistemazione.

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