SIENA –‘Inferno’, al Teatro dei Rinnovati venerdì 13 gennaio, è la scena senza scenografie; non ci sono attori, danzatori, mimi ma delle supermarionette. In questo Inferno, nuova edizione 2021 della No Gravity Dance Company per le celebrazioni dantesche dei 700 anni, sul palco dei Teatri di Siena i protagonisti sfidano la gravità.

Immagini straordinarie appaiono dal buio; un mondo dove il reale e il virtuale si uniscono in un caleidoscopio di situazioni sorprendenti tratte dai momenti danteschi più forti.

In scena, Mariana/P prima ballerina, Eva Campanaro, Francesco Saverio Cifaldi, Giada Inserra, Leila Ghiabbi, Luca Forgone; direzione Emiliano Pellisari coreografo con Mariana/P music design.

Il progetto di Emiliano Pellisari e Mariana/P ha sviluppato il ruolo del danzatore fino a produrre una complessa azione scenica. Suscita stupore con la potenza dell’arte illusoria in spettacoli immaginifici di illusion dance, sculpture dance e physical theatre.  Scenografia e direzione tecnica: Marco Visone

I danzatori eseguono movimenti secondo una grammatica coreografica. I corpi sono violentati dalla forza cinetica del volo aereo, fasciati da tessuti bagnati, bendati da corde e stracci, appesi in aria. Sono marionette che agiscono nello spazio creando disegni e simmetrie come mattoni incastonati su una parete; sono tasselli di un mosaico che produce armonie e disarmonie secondo il volere dispotico del direttore di scena.

Ciò che appare come pura forza, nasconde una tecnica coreografica che impone un autocontrollo del corpo umano. Le azioni apparentemente casuali sono geometricamente perfette. Il fine della tecnica nogravity è di creare una composizione dei corpi armoniosa e regolare, semmai asimmetrica ma esteticamente sempre perfetta.

Un inferno paradossale come Escher, assurdo come Magritte, caravaggesco. Uno spettacolo dove il disegno della luce, la musica e l’illusione si coniugano con la danza, l’atletica circense e la mimica.

La musica contemporanea di Scelsi, l’elettronica di Terry Ryley e le sonorità world ricreano atmosfere ultramondane dove l’energia e il ritmo incalzante si intervallano con la calma e la meditazione dei momenti poetici.

No Gravity realizza il sogno di Gordon Craig. ‘Ogni cosa scaturisce dal movimento. Il movimento della forma umana. Lo strumento attraverso il quale rendere la bellezza’.

Inferno 2021 é uno spazio scenico dove si annulla la fisica della realtà e appare come un esperimento teatrale sognato ad occhi aperti. Inizio spettacolo alle 21. Si replica il 14 e, alle 17, il 15 gennaio (www.teatridisiena.it).

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